Il motore di ricerca dedica la sua home page a Nettie Stevens, la biologa che scoprì il sistema dei cromosomi sessuali
Il doodle online oggi su Google è dedicato a Nettie Stevens, una ricercatrice che è vissuta alla fine dell’800. Stevens è stata una donna fuori dal comune: in un tempo in cui la maggior parte delle donne faceva semplicemente la casalinga, o al massimo l’insegnante, Nettie Stevens diventò una scienziata, scoprendo il sistema dei cromosomi sessuali. Nata nel Vermont 155 anni fa, studiò alla Stanford University e prese un PhD in biologia al Bryn Mawr College della Pennsylvania nel 1903.
Il suo studio si focalizzò principalmente nel capire come una persona o un animale nasce maschio o femmina. Stevens cominciò a studiare i cromosomi: fu tra i primi scienziati a capire che il sesso è determinato da una particolare combinazione dei cromosomi X eY. Stevens pubblicò la sua ricerca nel 1905, che fu la base per arrivare al sistema della combinazione dei cromosomi XY che conosciamo oggi: lo sperma del padre, che può portare sia il cromosoma X sia quello Y, determina il sesso del figlio. Prima delle ricerche di Stevens si pensava, invece, che fosse la madre e l’ambiente a determinare se un bambino nasceva maschio o femmina.
La teoria della scienziata non fu accettata subito dalla comunità scientifica: fu solo quando altri scienziati uomini arrivarono alle stesse conclusioni, che la sua ricerca si diffuse. Nettie Stevens continuò a studiare i cromosomi fino alla sua morte, sopraggiunta a 45 anni per un cancro al seno.