Secondo Nicola Mendelsohn, alla guida delle strategie di Facebook per Europa, Medio Oriente e Africa, il social dirà presto addio alle parole scritte, per spostarsi interamente su contenuti video
Prima Facebook ci ha voluto tutti scrittori, ora ci trasforma in cameraman. La parola scritta scomparirà sempre di più dal social di Mark Zuckerberg. Spazio ai video che diventeranno il primo strumento per comunicare idee, riflessioni, emozioni: «La parola scritta diventerà obsoleta, rimpiazzata da immagini e discorsi» è la previsione di Nicola Mendelsohn, che guida le strategie dell’azienda in Europa, Medio Oriente e Africa, riportata da Quartz.
Più video, scompaiono gli “stati”
«Il modo migliore per raccontare storie in questo mondo, con tutte le informazioni che ogni giorno riceviamo, è il video. Offre più informazioni in tempi più veloci» spiega Mendelsohn. D’altronde anche Mark Zuckerberg non ha mai fatto mistero su quale sarebbe stato il futuro di Facebook. Già ad aprile aveva annunciato la definitiva vittoria dei video che “tra cinque anni saranno i contenuti più condivisi sulla piattaforma” come spiega Popular Science. Ma non si è limitato alle parole. Una delle ultime modifiche dell’algoritmo dà precedenza ai video trasmessi in diretta dagli utenti che sono e saranno sempre più visibili nelle prime posizioni del “news feed” degli amici.
La parola scritta non scompare del tutto
Mendelsohn ci ha tenuto a rassicurare gli amanti della parola scritta che non perderanno l’opportunità di sfoggiare le loro abilità sulla piattaforma: «Potranno sempre scrivere all’interno dei video» ha spiegato. D’altronde la necessità di cambiare in corso è dettata anche dalla concorrenza con Snapchat che inizia ad espandersi anche tra un pubblico più adulto e mette sempre più pressione al business di Zuckeberg, che non è intenzionato a perdere terreno. Non ci sono tuttavia solo i competitor da considerare. Mendelsohn ha evidenziato che i cambiamenti dell’algoritmo e delle priorità del social sono anche legate alle diverse abitudini degli utenti. Insomma, sono i numeri di “mipiace” e “condivisioni” che stanno guidando la rivoluzione in azienda.
L’engagement cala per i contenuti non video
Secondo una ricerca di NewsWhip, azienda che analizza i contenuti distribuiti sui social network, riportata da Fortune, il coinvolgimento negli ultimi nove mesi sul social per i post solo con parola scritta o immagini, è crollato: -55% di “like” e segno meno anche per le condivisioni (-57%) e i commenti (-64%). Un’evidenza che ha portato molta preoccupazione tra gli editori che vivono nel terrore dell’algoritmo e dei suoi cambiamenti. Alcuni hanno attacchi di panico, altri si adeguano. Come la CNN, che secondo Fortune, ha cambiato strategia, aumentando di ben 10 volte sul suo profilo Facebook ufficiale i contenuti video che oggi sono il 22% dei post totali. Una scelta che ha portato fortuna, visto che si è passati da un’interazione di 97mila persone a quota 2 milioni.
Realtà virtuale e video a 360 gradi sempre più comuni
Video a 360°, clip multi direzionali che consentono all’utente di muovere il cursore e spostarsi all’interno, e la realtà virtuale, attraverso la commercializzazione di Oculus Rift, sono il futuro del social: «I testi scompariranno di anno in anno. Se dovessi fare una scommessa direi: video, video, video» conclude Mendelsohn.