In aumento i progetti Erasmus italiani: quelli legati alle scuole, Erasmus +, addirittura sono in testa all’UE. Numeri in crescita anche per l’Università e i progetti innovativi. Adesso la call 2020 di Erasmus.
I progetti Erasmus parlano molto italiano: infatti, considerando i numerosi progetti di mobilità che riguardano anche le scuole, nuova frontiera degli ultimi anni, l’Italia è la prima nazione dell’Unione Europea per numero di progetti Erasmus.
Infatti, su un totale di 2.052 partenariati scolastici approvati in Europa, 1.001 sono quelli di cui faranno parte gli istituti italiani. Nel frattempo cresce anche la partecipazione degli universitari: +17,2% rispetto all’anno accademico 2018-2019 e degli adulti, grazie anche al budget totale assegnato all’Italia, che nel 2019 ha raggiunto i 170 milioni di euro.
E lo scorso novembre è stato annunciato il budget previsto dal bando 2020 che sarà di oltre 3 miliardi di euro, il 12% in più rispetto al 2019. Fondi che serviranno anche a finanziare oltre 35mila borse di mobilità per studenti e prof africani nell’ambito dell’alleanza Africa-Europa per gli investimenti sostenibili e l’occupazione.
Erasmus+: boom per le scuole italiane
Proprio per tornare al caso italiano della mobilità delle scuole, sappiamo che il progetto Erasmus+ fornisce grandi soddisfazioni.
Partendo dall’azione chiave 1, KA101, quella dedicata alla mobilità per l’apprendimento di tutto lo staff scolastico., ci accorgiamo in base ai dati forniti da Indire, che siamo passati da 3870 mobilità finanziate nel 2018 a 4309 mobilità all’interno dei 199 progetti di mobilità finanziati quest’anno, con un incremento di budget del 15% impegnando in totale per la KA101 circa 9,9 milioni di euro (+17% rispetto al budget 2018).
Le preferenze di apprendimento di insegnanti, dirigenti e personale amministrativo convergono maggiormente sui corsi strutturati offerti in Europa, ma nel 2019 si registra un trend positivo per l’attività di job shadowing che impegnerà 1244 persone in esperienze di osservazione sul campo, un percorso formativo di forte impatto a livello personale che professionale.
Per quanto riguarda la cooperazione internazionale, alla Call 2019, nell’ambito dei partenariati per scambi tra scuole (KA229), sono state presentate 245 proposte di progetto delle quali 165 sono state finanziate.
Un traguardo molto importante che coinvolge complessivamente, sommando le scuole coordinatrici e partner, 1001 istituti scolastici per un totale di circa 27 milioni di euro e che consentirà, inoltre, a quasi 18.000 studenti un’esperienza di mobilità presso altri istituti scolastici europei.
Anche i progetti legati all’innovazione sono in crescita: i dati forniti da Inidre in merito alla KA201, partenariati strategici distinti in scambi di buone pratiche e progetti per l’innovazione, mostrano come su 161 progetti ricevuti, l’esito delle valutazioni assegnano i finanziamenti a 31 partenariati strategici (28 per l’innovazione e 3 per lo scambio di buone pratiche), per un finanziamento totale di circa 9 milioni di euro, con un incremento di circa un milione di euro rispetto all’anno precedente, pari al 19% (nel 2018 furono 26 partnership con un budget di 7.980.314 di euro).
Università: progetti Erasmus in aumento
I dati ci mostrano che sono partiti 38.281 studenti Erasmus (+6,2%) dai 246 istituti di istruzione superiore italiani partecipanti. In 29.791 hanno studiato presso atenei europei, mentre 8.780 hanno svolto un tirocinio in un’azienda all’estero.
Anche la mobilità in entrata mostra il segno +: si calcola nell’ultimo anno la presenza in Italia di 26.706 studenti Erasmus (+6,3%). In particolare bisogna segnalare che oltre 20.000 giovani hanno studiato presso i nostri Atenei, 1.222 in più rispetto all’anno precedente.
Nei prossimi due anni si attendono ulteriori sviluppi della mobilità Erasmus, considerando che l’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire ha erogato finanziamenti per 40.194 mobilità Erasmus, tra studenti e staff, nel 2018/2019 e 47.117 nel 2019/2020 (+17,2%).
Chi è lo studente Erasmus?
L’agenzia nazionale Indire ha fissato anche l’identikit dello studente Erasmus: ha un’età media di 23 anni, che diventano 25 per un tirocinante. Nel 59% dei casi è una studentessa, valore che sale al 63% quando lo scopo della mobilità è uno stage in azienda. Spagna, Francia, Germania, Regno Unito e Portogallo sono i Paesi con i quali si effettuano più scambi per studio, con una permanenza media di 6 mesi; gli studenti che svolgono tirocini in media restano 3 mesi e mezzo. Per quanto riguarda gli studenti in arrivo, i principali paesi di provenienza sono Spagna, Francia, Germania, Polonia e Turchia.
I prossimi passi
Infine chiudiamo ricordando che chi volesse partecipare alla Call Erasmus 2020 dovrà tenere d’occhio il sito Indire. Non solo: l’agenzia organizza una serie di Infoday in cui lo staff illustra le modalità di candidatura e tutti gli elementi necessari per presentare un progetto di mobilità o un partenariato.