Uno degli eventi più importanti della startup scene italiana, dove nuovi trend, nuove startup, nuovi scenari saranno discussi da 22 ospiti d’eccezione
L’Evento
Ci sarà Massimo Banzi di Arduino. Francesco Caio di Poste Italiane.E i founder di startup come FaceIT e Cloud4wi. E’ uno degli eventi principali dell’ecosistema delle startup italiane.
E’ il Tech Insights di United Ventures. Una conferenza organizzata dal fondo di venture capital italiano United Ventures, è da due anni l’occasione per discutere e analizzare gli scenari dell’economia digitale, per comprendere il modo in cui tecnologia e business possono convivere. Nell’ottica di creare valore sia per le persone che per le imprese.
L’appuntamento è per giovedì 6 ottobre alle 9 presso la fondazione Gaetano Catella, in via Gaetano di Castillia a Milano.
L’anno scorso il dibattito si è sviluppato attorno a temi come l’evoluzione delle modalità di fruizione di prodotti e servizi da parte degli utenti, la nascita di nuove forme di engagement nei confronti dei “consumatori digitali”, la sharing economy e la sua specifica declinazione nel campo della mobilità urbana, oltre che all’importanza dei big data e alla loro analisi.
Quest’anno, a vedere le voci che animeranno le ore dell’evento, c’è da aspettarsi qualcosa di diverso. Qui la lista completa degli ospiti.
A partire dalle 9 cominceremo a riportare in questo post le voci, le foto dei partecipanti e dell’evento a porte chiuse per raccontare cosa succede.
12.20
Massimo Costa, WPP Italy
«L’Italia prima era un problema di nord e sud, oggi è tra giovani e non giovani, come ovunque. La sfida per noi è comunicare anche agli imprenditori più tradizionali che c’è un nuovo modo di intendere e fare campagne di advertising. Il modo di comunicare è cambiato e devono cambiare anche i modi di comunicare».
11.40
Panel: Tech Champion
Massimo Banzi (Arduino) Paolo Galvani (MoneyFarm) Andrea Calcagno (Cloud4wi) Nicolò Maisto (FaceIT) Andre Schmidt (Duty Calculator). Modera Roberto Bonzio di Italiani di Frontiera.
Sul palco dei Tech Champion ci sono 4 founder italiani su 5. Si presentano, raccontano la loro azienda, il loro valore aggiunto. La capacità di fare le cose per Banzi, o la voglia di dedicarsi a quello che più gli piaceva, il mondo del gaming, per Maisto di FaceIT. Una fotografia che racconta che i campioni in Italia ci sono.
Frasi Notevoli.
Maisto (FaceIT): “We recognize mistakes and failure. After that everything changes” .”Silicon Valley non è necessariamente il posto dove si raccolgono soldi, serve prodotto e team”. “Lavorare in Italia a volte è complicato, l’unica strada è rendere più facile la vita burocratica per gli innovatori, più veloci saremo più facile sarà innovare”.
Schmidt (Duty Calculator): «Forse ancora più importante che cercare soldi credo anche io sia lavorare con le persone e i partner giusti».
Banzi (Arduino): «L’Italia deve puntare molto di più su design come skills di crescita, c’è un enorme potenziale, riconosciuto ovunque»
Galvani (MoneyFarm): «La più grande differenza tra Italia e UK, noi abbiamo grandissimi campioni singoli ma se ci pensiamo come sistema è un disastro. La nostra sfida è riuscire a pensarci come sistema».
10.45
Il Keynote di Francesco Caio, ceo Poste Italiane
«Cosa significa l’innovazione per Poste italiane? Poste Italiane fa tre cose: gestione e consegna corrispondenza, banking e gestione depositi e risparmi. La grande sfida per noi è portare i nostri utenti ad accettare, a diventari più confidenti con le nuove tecnologie. E’ la sfida di un’intera nazione. Quella di unire le abitudini dei nativi analogici con quelle dei nativi digitali. E’ un cambio epocale che ci vede coinvolti. E noi stiamo lavorando a piattaforme che aiutino in maniera semplice gli utenti a diventare pratici con la gestione del risparmio online».
Come investitori, Poste Italiane sta cercando di mettere una piccola fetta dei nostri investimenti in Venture Capital. Guardiamo con interesse alla blockchain, e sappiamo quanto importante sia l’innovazione nel settore finanziario.
Le sfide sono enormi e richiedono molto tempo. Oggi non investimento molto in innovazione se ci paragoniamo ai big americani, circa 3 milioni l’anno. Ma vogliamo aumentare.
La vera sfida è come innovare in una grande azienda che si occupa anche di servizi finanziari senza rischiare la desertificazione dei rapporti umani, delle relazioni umane, che rischiano di essere relegate solo in uno spazio social. E’ questa la nostra sfida. Abbiamo bisogno di innovazione per rendere i servizi ai clienti sempre più semplici e facili nell’accesso».
ore 10.00
Panel: Smart investing
Gill Cogan di Opus Capital, Edoardo Bounous di Symphony Technology Group, Rob Kniaz di Hoxton Venture e John Paton di IVA Ventures.
Rob Kniaz (Hoxton Ventures): «Il nostro migliore investimento probabilmente quello in Deliveroo».
Domande di introduzione degli ospiti, molto generali da parte della moderatrice Paola Bonomo. Su cosa gli investitori avrebbero voluto fare da grandi. Chi il pompiere, chi David Bowie. Cosa interessante: tutti e quattro alla domanda cosa preferireste tra un Mac e un Pc hanno risposto un Pc.
J Paton di IVA Ventures: «E’ difficile avere una buona idea in un contesto che non ti permette di farla crescere»
9.30 am
Keynote Valerio De Molli, Ambrosetti
Si comincia. Dopo i saluti iniziali, Valerio De Molli di European House Ambrosetti fotografa la situazione degli investimenti e dell’attrattivita per investimenti da parte dell’Italia. Del Global attractiveness index, l’indice proposto da Ambrosetti il mese scorso che rivoluziona le classifiche del’atrrattivita dei paesi, vi abbiamo parlato lungamente qui.