Tre dei quattro studenti che hanno gareggiato alle Olimpiadi di Informatica 2015 in Kazakistan avranno la possibilità di partecipare al programma di stage di IBM, grazie alle borse di studio messe a disposizione dalla Banca d’Italia
Dopo le Olimpiadi di Internazionali di Informatica 2015 che si sono tenute alla fine di luglio in Kazakistan, il team dei quattro studenti italiani che ha partecipato alla competizione mondiale portando a casa ben 3 medaglie, ha la possibilità di cogliere un’altra grande occasione per il futuro: lavorare in una tra le maggiori società al mondo nel settore informatico. IBM ha chiesto a questi ragazzi delle scuole superiori di prendere parte ad un percorso di stage nei suoi laboratori di Hursley in Inghilterra, grazie alle borse di studio che ogni anno la Banca d’Italia assegna a tutti quegli alunni che ottengono risultati eccezionali nelle olimpiadi scientifiche.
Questa nuova sfida è stata colta da tre dei quattro componenti della squadra informatica italiana Filippo Baroni dal Liceo Scientifico Gandini di Lodi, che nella competizione ha conquistato una medaglia d’argento, Marco Donadoni dal Liceo Scientifico Lussana di Bergamo, che si è portato a casa una medaglia di bronzo e Dario Ostuni dall’I.T.I. Cannizzaro di Rho.
Insieme a loro anche altri tre studenti che si sono particolarmente distinti per le loro capacità: Carlo Buccisano dal Liceo Lussana di Bergamo, Davide Danesi dal Liceo Scientifico Leonardo di Brescia e il giovanissimo Japoco Guoyi Chen, che ha appena iniziato la quarta superiore presso il Liceo Scientifico Ascanio Landi di Velletri, in provincia di Roma.
«Questo stage sarà utile per il mio futuro, perché mi ha fatto capire chiaramente qual è il lavoro di chi si occupa di programmazione; una possibilità che tengo in considerazione anche se all’università farò matematica. È stata un’esperienza positiva, in particolare per le dinamiche di gruppo che abbiamo sperimentato; tutti sono stati molto disponibili con noi e ci hanno fatto sentire al centro di qualcosa a cui credono» ha commentato uno de partecipanti, Davide Senesi.
Anche un altro dei ragazzi, Carlo Buccisano, ha apprezzato la possibilità avvicinarsi al mondo del lavoro. «Abbiamo sviluppato un’applicazione discretamente complessa partendo da zero e senza essere troppo guidati; ho accresciuto la mia conoscenza di un linguaggio di programmazione, il Pyton, e per la prima volta ho sperimentato il “vero” lavoro da informatico».
«Il nostro Paese ha un grande bisogno di laureati in materie scientifiche, fondamentali per il miglioramento dei processi aziendali e la gestione della conoscenza all’interno delle imprese. La nuova era digitale offre molte opportunità per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro: dalla tecnica alla ricerca, dal marketing alla produzione, dal commerciale all’information technology» ha dichiarato Raffaele Stifani, responsabile IBM Italia dell’iniziativa.
Giulio Occhini è il direttore di AICA – Associazione italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico, l’ente che in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca si occupa di organizzare e gestire lo svolgimento delle Olimpiadi di Informatica nel nostro paese: una iniziativa che coinvolge in partenza migliaia di studenti, fra i quali attraverso una serie di fasi successive viene poi selezionata la squadra che partecipa alla competizione internazionale.
«Da diversi anni le borse di studio che la Banca d’Italia assegna a questi giovani consentono questa esperienza di stage in IBM: un’esperienza di grande valore anche perché costituisce una prima occasione di prendere contatto con il mondo del lavoro, in un contesto di eccellenza dedicato allo sviluppo dell’innovazione tecnologica. I nostri campioni olimpici sono certamente ragazzi di grandissimo talento e, con questo stage, iniziano a rendersi conto di come sia possibile, se lo desiderano, fare della loro passione e delle loro capacità il lasciapassare per il futuro. Questa iniziativa fa parte del nostro impegno a favorire la massima vicinanza e interazione fra il mondo della scuola e il mondo dell’impresa».