Il Bibliometro è nato nel 2005, ma ora ha potenziato la sua rete: i cittadini apprezzano la praticità dei suoi distributori di libri che offrono uno svago culturale sempre a portata di mano
Gli spagnoli non sono certo lettori deludenti. Secondo i dati della Encuesta de Habitos y Practicas culturales en España, condotta recentemente dal governo spagnolo, dal 2012 la lettura è cresciuta del 3,5%, cifra inoltre destinata a salire, se si considerano anche i supporti digitali. La nazione del flamenco non si fa dunque pregare per sostenere il mercato editorale, e una capitale come Madrid ha riflettuto anche su come potenziare quest’inclinazione, dando vita a qualcosa di innovativo, all’incrocio tra la velocità e l’attesa. Stiamo parlando del Bibliometro, un sistema di distributori automatici di libri dislocati sull’intera rete metropolitana che esiste già da qualche anno, ma che ultimamente ha potenziato molto la sua rete.
Anche due libri per volta
Attivato nel 2005, mantiene ancora intatte le sue postazioni e i suoi servizi. Queste gigantesche scatole di volumi continuano a essere presenti in ben dodici fermate della metro, e oggi come undici anni fa i cittadini, e non solo, prendono gratuitamente in prestito i titoli desiderati. Basta recarsi in una biblioteca pubblica della città, compilare il modulo d’iscrizione e ottenere una tessera che permetterà di portare i libri a casa: due per volta, e per un massimo di quindici giorni.
La lettura a portata di mano
Gloria Sanchez Naranjo, che vive a Madrid, ci dice che il Bibliometro è un ottimo metodo per non dimenticarsi di leggere, leggere e continuare a farlo. Soprattutto in una città come questa, che come tutte le capitali è soggetta ad una vita frenetica, l’avere a disposizione un distributore automatico di libri, e in un punto tanto strategico come può essere la fermata di una metropolitana, si è rivelato uno strumento vincente. Il pubblico del Bibliometro è vario. Si va dai più piccoli ai più grandi, molti genitori o nonni con i loro figli o nipoti; e non mancano adolescenti e ragazzi più grandi, donne, uomini. C’è chi è un consumatore seriale, e sistematicamente, allo scadere delle due settimane, riconsegna i due libri presi in prestito e ne porta a casa altri due; e c’è chi invece comincia a interessarsi al Bibliometro e quindi alla letteratura quasi per caso, mentre aspetta il treno in arrivo. Nel 70% dei casi, quella persona andrà a procurarsi una tessera per poter accedere al Bibliometro e inizierà così ad avvicinarsi al mondo della lettura con sistematicità.
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3.000 libri sotto la città
Le fermate di Nuevos Ministerios, Puerta del Sur, Embajadores, Puerta de Arganda, Canal, Mar de Cristal, Aluche, Sierra de Guadalupe, Moncloa, Carabanchel Alto, Legazpi e Chamartín ospitano insieme ottocento titoli, per un totale di circa tremila volumi. Unico autore italiano presente: Antonio Pennacchi con Canale Mussolini. Non una biblioteca immensa quindi, ma senz’altro una maniera diversa per attrarre lettori, vecchi e nuovi. Aperto dal lunedì al venerdì, e dalle ore 13:30 alle 20:00, i box verdi del Bibliometro attendono chiunque voglia aprire un libro.