Da Farinetti a Rosso, da Cucinelli a Marchionne, da Cook a Starace. In attesa del discorso di Zuckerberg alla Luiss, ecco tutti gli speech dei Ceo agli universitari italiani negli ultimi anni.
Emozionano, insegnano, ispirano. E in alcuni casi scatenano anche polemiche. È la sorte che tocca a molti dei discorsi che i grandi Ceo del mondo hanno offerto negli anni agli studenti universitari. Dal primo “speech” passato alla storia del 12 giugno 2005 quando Steve Jobs pronunciava davanti agli studenti di Stanford la frase diventata poi celeberrima “Stay hungry, stay foolish”, è nata una vera e propria tradizione che dall’America è sbarcata nel nostro Paese. Tra qualche ora tocca a Mark Zuckerberg che alle 16 alla Luiss di Roma, proverà ad emulare il successo del papà di Apple.
Per l’occasione abbiamo raccolto alcuni dei più celebri discorsi che i Ceo (italiani e stranieri) hanno indirizzato agli studenti del nostro Paese. Ecco i protagonisti e alcuni dei passi più significativi.
Oscar Farinetti (Eataly): «7 regole per la crisi»
31 gennaio 2014. Ospite dell’Università del Piemonte Orientale «Amedeo Avogadro» l’imprenditore nato ad Alba enuncia le sue sette regole per affrontare la crisi ed il futuro: «1) Saper gestire l’imperfezione. 2) Individuare le priorità. 3) Pensare locale ed agire globale. 4) Saper mettere in discussione le proprie certezze. 5) Dare valore e appetibilità al rispetto. 6) Saper narrare: 7) Mai, mai, mai arrendersi».
Renzo Rosso, Ceo Diesel: «Se ci credi, qualcosa accade»
15 aprile 2015. Il proprietario di Diesel e di OTB offre consigli agli studenti durante la cerimonia di consegna della Laurea Honoris Causa alla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Tor Vergata: «Ragazzi non fatevi mantenere, lavorate per passione, non per soldi. Bisogna credere in quello che facciamo perché quando tu credi, prima o poi, qualcosa accade».
Tim Cook, Ceo Apple: «Portate più in là le frontiere»
10 novembre 2015. L’erede di Jobs inaugura l’anno accademico della Bocconi, con un intervento dal titolo Business That Serves the Public Good (Il business messo al servizio del bene pubblico, ndr): «Spingete, andate oltre, portate più in là le frontiere. Usate la vostra voce per parlare con i diversi continenti. Il mondo è come un grande Stato, voi siete i cittadini».
Brunello Cucinelli: «Siamo in un moderno Rinascimento»
26 novembre 2015. Il re del cashmere offre le sue perle di saggezza agli studenti di Economia dell’Università di Perugia: «Mantenete un atteggiamento positivo nei confronti della vita cercando le vostre personali possibilità di successo in un mondo che, dopo trent’anni di crisi di valori, ha cominciato una fase nuova, una sorta di moderno Rinascimento».
Francesco Starace, Ceo Enel: «Distruggete per innovare»
14 aprile 2016. Come cambiare un’organizzazione? La risposta di Francesco Starace agli studenti della Luiss di Roma, attira più di una polemica per le sue tesi ritenute “estreme” da molti: «Per cambiare un’organizzazione aziendale è necessario che un manipolo di cambiatori distrugga fisicamente i gangli che si oppongono al cambiamento. A tal fine bisogna creare malessere e poi colpire le persone che si oppongono al cambiamento in modo da suscitare paura nell’intera organizzazione. Così in pochi mesi l’organizzazione capirà perché alla gente non piace soffrire».
Sergio Marchionne Ceo FCA: «Profitto e responsabilità»
27 agosto 2016. Il Ceo di Fca e presidente e Ceo di Ferrari, Sergio Marchionne, alla premiazione della Rotman European Trading Competition alla Luiss, spiega il rapporto tra business ed etica: «Il perseguimento del mero profitto scevro da responsabilità morale non ci priva solo della nostra umanità ma mette a repentaglio anche la nostra prosperità a lungo termine. Per questo sono convinto che ci troviamo a un bivio cruciale. Creare le condizioni per un cambiamento virtuoso è la sfida del nostro tempo».
L’origine di “Stay Hungry, Stay foolish” in un periodico
Forse non tutti sanno che il “siate affamati, siate folli” è ripreso da un periodico che Jobs legge da giovane. Si chiama “The Whole Earth Catalog” ed è creata da Stewart Brand. Così lo racconta Jobs: «Era una specie di Google in formato cartaceo, 35 anni prima che Google venne alla luce. Stewart e il suo gruppo pubblicarono diversi numeri di The Whole Earth Catalog e, alla fine di questo percorso, pubblicarono un ultimo numero. Nell’ultima pagina di quell’ultimo numero c’era la fotografia di una strada di campagna ritratta appena dopo l’alba. Sotto la foto c’erano le parole: “Stay Hungry. Stay Foolish” (Siate affamati, curiosi, siate imprevedibili). Era il loro ultimo messaggio al momento del loro congedo giornalistico. Stay Hungry. Stay Foolish. E io me lo sono sempre augurato per me stesso. E ora che vi laureate per creare il nuovo, lo auguro a voi. Stay Hungry. Stay Foolish».