Nel panorama di crescita di un Sistema Paese le startup garantiscono un’innovazione concreta a tutto il settore industriale
Il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha presentato il programma governativo su Industry 4.0. L’ecosistema dell’innovazione è pronto a sostenere le imprese italiane in questa evoluzione necessaria? L’Industria 4.0, o quarta rivoluzione industriale, è senza alcun dubbio una delle grandi tendenze in materia di innovazione del mondo industriale. Il termine Industry 4.0 è stato utilizzato per la prima volta nel 2011 ad Hannover ed indica lo scenario nel quale tutte le aziende del pianeta si ritroverà ad operare da qui a pochissimi anni. Sistemi ciberfisici, Internet of Everything e cloud computing, intelligenza artificiale sono al centro dell’evoluzione delle fabbriche in “smart factory” e rappresentano alcune delle aree della nuova rivoluzione industriale in atto.
L’era dell’Industry 4.0 sarà caratterizzata da una sempre maggiore capacità delle macchine di produrre e raccogliere i dati, i quali andranno analizzati estraendone informazioni utili ad ottimizzare i processi produttivi e facilitare la produzione di beni e servizi sempre più customizzati sui clienti. Le macchine, interconnesse tra loro, saranno in grado di costituire modelli “comunicanti” tra loro e capaci di imparare progressivamente dalle informazioni generate; il cosiddetto Machine Learning faciliterà la costituzione di un ecosistema dalle potenzialità incrementali e dalle tecnologie sempre più dirompenti.
Quando si parla di fabbrica intelligente, però, non ci si riferisce solo alla capacità di generare dei dati mettendo in connessione device diversi, ma anche un nuovo mondo in cui utente e macchina interagiscono in modo molto più semplice e pervasivo: schermi touch, realtà aumentata, stampanti 3D facilmente programmabili o gestione di operazioni complesse da remoto sono solo alcune delle enormi opportunità che la quarta rivoluzione potrebbe portare.
11,3 miliardi per ricerca e sviluppo
Nel piano del Governo Italia 4.0 vengono delineate con maggiore precisione le intenzioni di investimento del Governo per favorire lo sviluppo di tutto il Paese tramite queste tecnologie. Il programma, infatti, punta a mobilitare 10 miliardi di investimenti in campo industriale e 11,3 miliardi per la ricerca e lo sviluppo. La presentazione di questo piano rappresenta senza ombra di dubbio una tappa fondamentale per l’Italia, uno dei pochi Paesi sviluppati rimasto privo di un programma di sviluppo chiaro e lungimirante su questi temi. La sfida per il Bel Paese sarà quella di recuperare nel minor tempo possibile il gap maturato con gli altri Stati europei, i quali hanno saputo cogliere con maggior coraggio la sfida della digitalizzazione industriale. Tra questi si annovera sicuramente la Germania, che oltre ad essere il nostro eterno partner e rivale sul fronte manifatturiero, è una delle nazioni più sviluppate sotto l’aspetto del recepimento di queste mutazioni. Già dal 2011, infatti, il Governo tedesco ragiona su piani integrati che mirano a mantenere il vantaggio competitivo dell’industria manifatturiera nazionale. Due, in particolare, sono stati i pilastri delle politiche di sviluppo in Germania: incentivo alla crescita dell’innovazione all’interno delle aziende di tutte le dimensioni e promozione della collaborazione tra soggetti del tessuto imprenditoriale, al fine di rafforzare un ambiente economico interconnesso e ridurre i conflitti interni generati dalla concorrenza.
Nel panorama di crescita di un Sistema Paese giocano un ruolo fondamentale le startup che nascono e operano sul suolo nazionale perché garantiscono un’innovazione concreta a tutto il settore industriale
Lo sanno bene negli Osservatori del Politecnico di Milano che hanno redatto un report indicativo in tal senso. In tutto il mondo sono quadruplicati i fondi investiti in startup operanti nel settore dell’Industry 4.0, con conseguenti benefici per un intero sistema economico. Non mancano, ovviamente, le startup segnalate come particolarmente virtuose nel panorama italiano: Alleantia nell’IoT, Experenti nella human interface e la fiorentina Kenstrapper nel mondo delle stampanti 3D. Guardando furi dai confini nazionali sono ormai attive da anni startup affermate come Nest (accessori integrati per la domotica), Teeptrak (software integrato di data management) o Mowea (innovative turbine a vento).
Entro il 2030 dall’industria intelligente valore aggiunto per più di 500 mld
E’ evidente come quella dell’Industria 4.0 non sia semplicemente una moda, ma una vera e propria rivoluzione che cambierà profondamente sia il mercato del lavoro che il modello di business di tantissime aziende: ciò che prima veniva fatto da esseri umani con ingenti costi e determinati limiti ma presto passerà di competenze alle macchine, liberando le persone da attività ripetitive e talvolta pericolose. Alcuni studi di settore stimano, infatti, che entro il 2030 l’industria intelligente genererà un valore aggiunto superiore ai 500 miliardi di euro oltre a creare un milioni di posti di lavoro.
Startup generano innovazione anche nel manufatturiero
La sfida alla quale l’Italia è chiamata a partecipare è indubbiamente quella di saper far propria una cultura del rinnovamento aperta a quei player, come le startup, che sono in grado di generare innovazione anche per il tessuto manifatturiero italiano. Se da un lato serve un ecosistema dell’innovazione con delle proposte concrete, dall’altro serve una controparte industriale pronta all’ascolto.
Una call per le startup Industry 4.0
In tal senso un primo esempio di incontro tra startup e imprese tradizionali su questi temi è rappresentato da Impresa per Impresa, un progetto di Confindustria Verona che, con il supporto di Nuvolab come advisor, mira proprio a favorire l’avvicinamento tra questi tipi di soggetti del tessuto imprenditoriale italiano. Impresa per Impresa è una call industriale rivolta a tutte le startup operanti nel settore Industry 4.0 che mirano a far crescere il proprio business attraverso il matching con grandi aziende e PMI veronesi e c’è tempo fino al 15 ottobre per candidare la propria startup. La selezione dei progetti sarà a carico di un team di esperti, le startup più meritevoli avranno la possibilità di esporre un pitch davanti a imprenditori ed investitori potenzialmente interessati a sviluppare un business condiviso.
I numeri delle precedenti due edizioni lasciano ben sperare nella bontà dell’iniziativa: 270 progetti presentati e centinaia di contatti tra start up e imprese che hanno generato opportunità di business da entrambe le parti. Per chi fosse interessato ad iscriversi o per avere maggiori informazioni si rimanda al sito di Impresa per Impresa.
Una prima prova di dialogo concreta su Industry 4.0 tra l’ecosistema dell’innovazione e il mondo delle imprese italiano grazie all’iniziativa di Confindustria. Su cui l’ultima parola spetta agli innovatori!