A 13 anni ha aggirato il sistema di pagamento per usare il computer scolastico. Da allora è stato un crescendo: da hacker è diventato l’uomo più ricco del mondo secondo Forbes. Il suo successo in una infografica
William Henry, detto “Bill”, Gates già molti anni prima di co-fondare la Microsoft aveva la passione per la programmazione e per i computer. Peccato che usasse le sue vaste competenze per entrare nelle reti delle grandi aziende. Secondo una storia pubblicata dal The Sydney Morning Herald nel 1986, Bill Gates a 15 anni venne sorpreso ad hackerare il computer di una grande azienda e di conseguenza obbligato a lasciar stare l’informatica per un anno. Il giovane Bill si era sporto oltre il limite ed ha pagato il prezzo, traendone le dovute lezioni, fondando qualche tempo dopo la Microsoft.
Entrare nel computer della scuola
Suo padre era un avvocato di successo e sua madre un’insegnante. Fin dalle scuole medie Bill Gates sognava di aprire una sua compagnia, leggendo le storie degli imprenditori sui giornali che trovava. A 13 anni Gates si avvicina per la prima volta a un computer. La sua scuola ne aveva comprato uno, insieme a una teletype.
Per usarlo, però, si doveva pagare. Lui ci mise i soldi che aveva per poter accedere al computer fino al giorno in cui non ebbe più monete a disposizione.
Se pensate che abbia lasciato perdere siete fuori strada: il piccolo Bill hackerò il computer della scuola ed cominciò ad usarlo gratuitamente. Fu sospeso. Gli insegnanti, però, tornarono sui loro passi capendo che avevano tra le mani un ragazzo pieno di doti. Così lo richiamarono a scuola e gli chiesero di aiutarli a trovare bug nel computer. Gates era ufficialmente diventato un hacker. Coltivò il vizio ancora per qualche anno: a 15 anni venne messo in castigo per aver hackerato la rete di una grande azienda e gli venne impedito di avvicinarsi ai computer per molto tempo.
Basic era un bluff
Quando doveva andare al college Bill confermò di essere un ragazzo prodigio, ottenendo 1590 punti su un massimo di 1600 ai test di ammissione. Infatti entrò alla facoltà di legge di Harvard. Un giorno lesse sul giornale Popular Mechanics, col suo amico e giovane programmatore Paul Allen, la pubblicità di un nuovo computer, l’Altair 8800. Il giovane Gates telefona a Edward Roberts, il responsabile della società che produceva l’Altair, dicendo di aver scritto un linguaggio di programmazione e chiedendo se fosse interessato ad acquistarlo. In realtà lui e Allen non avevano scritto nemmeno un stringa di codice. Roberts era interessato, e 6 settimane dopo il linguaggio era pronto: Bill aveva scritto il 50% del codice, usando i computer di Harvard, e lo aveva chiamato Basic. La società di computer lo acquistò per 3 mila dollari ma Gates tenne il copyright: in qualche modo sapeva che in futuro gli avrebbe fatto guadagnare molto.
Pensatore visionario
Stessa cosa fece con il sistema operativo DOS, venduto all’IBM senza copyright: all’epoca tutti pensavano che le persone volessero solo l’hardware e che non avrebbero mai pagato per il software. Ma Bill guardava avanti, e fiuto l’opportunità di fare soldi anche con i programmi. Intanto aveva fondato la Microsoft. Quando incontrò Steve Jobs ebbe da lui l’ispirazione per creare un sistema operativo “visuale”, che chiamò Windows. Gates vide il futuro: un mondo in cui in ogni casa c’era un computer con Windows dentro. A 39 anni era diventato l’uomo più ricco del mondo.