Per l’Australian Health la metà dei bambini utilizza dispositivi senza sorveglianza da parte dell’adulto, mentre due terzi delle famiglie hanno conflitti giornalieri per il tempo trascorso davanti allo schermo
La dipendenza da smartphone e tablet? Coinvolge anche i più giovani. Un recente studio dell’Australian Healthevidenzia come un terzo dei bambini in età prescolare possiede già uno smartphone o un tablet, mentre il 50% di loro li utilizza senza supervisione di un adulto. La pediatra responsabile dello studio, la dottoressa Anthea Rhodes, ha spiegato che
il dato è molto preoccupante per la salute dei tanti bambini piccoli che passano troppo tempo su dispositivi elettronici
AntheaRhodes ha anche aggiunto che ci sono pochi elementi per sostenere l’idea che smartphone o tablet aiutino lo sviluppo di un bambino, mentre al contrario ci sono molte prove che un uso eccessivo abbia conseguenze sullo stato psicofisico del bambino. «In particolare disturbi del sonno, problemi legati all’aumento di peso e poi difficoltà con il benessere sociale ed emotivo» ha detto la dottoressa. Uno dei dati più significativi è che quasi la metà dei bambini utilizza regolarmente dispositivi telematici al momento di coricarsi, e come risultato uno su quattro soffre di problemi del sonno.
…Quello che fanno mamma e papà
Due terzi delle famiglie hanno raccontato che ci sono conflitti familiari giornalieri per il tempo trascorso davanti allo schermo e l’85% dei genitori ha ammesso di utilizzare gli smartphone per occupare il tempo dei bambini per poter fare altre cose.
C’è un legame tra l’uso del telefono da parte dei genitori e l’uso che ne fanno i loro figli
«Fondamentalmente, un genitore con utilizzo del cellulare molto elevato avrà più probabilità di avere un bambino che non potrà farne a meno – ha detto Rhodes – un’altra grande problematica è che tre quarti dei genitori non mettono limiti di tempo all’uso dei dispositivi».
Anche gli adolescenti
Questa problematica sta coinvolgendo qualsiasi fascia di età. Gli adolescenti però sono quelli che ne risentono di più perché trascorrono la maggior parte del tempo difronte ad uno schermo. Hanno una media di quasi 44 ore di utilizzo a settimana, molto più del tempo speso per un lavoro a tempo pieno o per lo studio. Gli adolescenti che utilizzano computer, smartphone e tablet come consuetudine al momento di dormire hanno anche più probabilità di essere vittime di bullismo attraverso i social media. La pediatra del Royal Children Hospital di Melbourne, Anthea Rhodes, ha visto sempre più gravi conseguenze per l’uso eccessivo dei dispositivi elettronici. La Rhodes conferma che
giocare all’aria aperta, interagire con i propri coetanei, sono azioni fondamentali per lo sviluppo del cervello e per il corpo di un bambino
«Ogni ora trascorsa in solitudine davanti ad uno schermo, è un’ora persa per le attività che veramente aiutano a crescere e svilupparsi, come essere fisicamente attivi e giocare con gli amici».
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