Ryan Academy ha offerto alla startup bresciana e ad altre 6 la possibilità di partecipare ad una delle più importanti fiere del settore innovazione dal 5 al 7 Ottobre
Ryan Academy – l’azienda irlandese dedicata a supportare la crescita di startup con strumenti e informazioni — tramite il proprio progetto Welcome project and Startup Europe ha offerto alla startup bresciana e ad altre 6 la possibilità di partecipare ad una delle più importanti fiere del settore innovazione dal 5 al 7 Ottobre (7.000 partecipanti, 450 investors).
BabyinItaly, your family-friendly world. Una sorta di TripAdvisor per famiglie. Le realtà che lavorano con e per i bambini (scuole, musei, teatri, parchi, negozi..) possono raccontare le attività che fanno, chi appartiene alla sfera degli affetti (genitori, nonni, zii) possono condividere le opinioni su luoghi, prodotti e servizi family-friendly.
Si può essere mamme e allo stesso tempo donne? Forse questa è una delle grandi domande del nostro secolo. Donne, madri, professioniste, mogli, amanti, figlie, sorelle: come è possibile ricoprire tutti questi ruoli, contemporaneamente, e farlo nel modo migliore, accontentando tutti, cercando di non dimenticare niente e trovando, ogni tanto, anche un briciolo di spazio per se stesse?
«Sicuramente anche tenendosi informate su tutte le ultime novità, tendenze, luoghi, spazi, eventi baby-friendly e anche non» risponde la fondatrice in prima linea, Alice Palumbo, e prosegue «Sembra un’impresa impossibile e invece gli articoli che riceviamo continuamente su BabyinItaly.it dimostrano esattamente il contrario. Mamme che si destreggiano tra pappe, compiti e cambi di pannolino, con un occhio al pc per mandare quella mail di lavoro così importante, mentre si passano un filo di lucida labbra perché tra pochi minuti torna a casa il marito, per il quale magari hanno anche preparato una cena da leccarsi i baffi».
BabyinItaly.it nasce con un preciso obiettivo: essere un aiuto concreto, una risposta, un sostegno, anche per tutte queste mamme/donne che, fino ad oggi, lamentano una disattenzione del marketing online nei loro confronti, che non capiscono cosa significhi essere mamma e donna, dando più importanza alle piattaforme che alla creazione di contenuti utili. Hanno forse ragione?
Alice Palumbo continua la sua riflessione dicendo: «Siamo partiti da questa consapevolezza, sapendo che le mamme vogliono sempre il meglio – sono loro a decidere cosa sia “top” e, per farlo, leggono, scrivono, discutono attivamente in rete: si documentano e si battono come mai prima, per capire cosa sia meglio per figli e famiglia. Come tutte le mamme anch’io, prima ancora di essere una comunicatrice, sono una lettrice – e non una lettrice qualsiasi, ma specializzata, specialista e sofisticata. Solo quando un lettore è fortemente motivato alla condivisione di esperienze sia positive che negative e riceve un incentivo in cambio per questa sua opinione, scatta la molla che lo fa diventare un “prosumer” (consumer + producer), ovvero un creatore di contenuti inerenti le proprie esperienze»
BabyinItaly diventa così uno spazio di confronto, uno strumento attraverso cui mantenersi informati, un ponte tra aziende, luoghi, servizi e famiglie di tutto il mondo, un progetto di networking ambizioso che parte dall’Italia e sarà capace di creare questa preziosa connessione in tutto il mondo.
Soprattutto la sezione blog del portale si è trasformata in uno spazio davvero interattivo, in cui mamme sempre più consapevoli del proprio ruolo si scambiano pareri e opinioni. Le armi migliori che hanno a disposizione? L’ironia, con cui sanno prendersi in giro, sorridendo alle piccole difficoltà di ogni giorno, e il sapere di non essere sole, con la consapevolezza che esistono tantissime altre mamme/donne che si destreggiano tra le mille attività di tutti i giorni, con cui potersi confrontare in ogni momento e con la certezza di poter contare su papà sempre più attivi e presenti.
Un commento della fondatrice sui papà: «Sono informati, tecnologici e sempre più attenti alle novità per i propri bambini: sono i nuovi padri, quelli della generazione millenials. Sono consumatori attenti, consapevoli e ottimisti, che rendono evidente una nuova consapevolezza del proprio ruolo all’interno del nucleo familiare. Rappresentano circa il 13% della nostra community».