Al Roma Drone Expo&Show protagonista uno studente di 17 anni, tra i più giovani costruttori di droni in Italia. I suoi attrezzi del mestiere? La scheda più famosa del mondo e la conoscenza
Ad un lato del campo di calcio dello stadio Alfredo Berra dell’Università RomaTre, a poche ore dall’apertura della prima edizione del Roma Drone Expo&Show (in calendario 24 e 25 maggio), un ragazzo in polo verde chiaro e jeans poggia sull’erbetta un drone: il circuito, sulla parte posteriore, è chiuso da un contenitore trasparente, di quelle dei contenitori per cd da masterizzare. Il capannello di curiosi che gli si è stretto subito attorno si aspetta che il quadricottero muova le eliche e si alzi in aria. Ma così non è. Il giovane armeggia con il telecomando e poi se ne va. Una defaillance? Neanche per idea. «Volava e vola, solo che non posso perché il regolamento Enac non me lo permette» fa Giacomo Furia, 17 anni, di Paliano, in provincia di Frosinone. Studente del quarto anno all’Istituto Tecnico Industriale Volta di Frosinone, sul tavolo ha una scheda Arduino, la stessa con cui spinge in alto il drone e, non è un caso, il capannone sulla sua testa porta scritto “Ricerca e startup”. Giacomo è uno dei protagonisti di Roma Drone Expo&Show: ecco cosa ci ha raccontato.
Giacomo Furia è uno dei più giovani costruttori italiano di droni. Ha progettato e costruito un piccolo drone quadricottero, utilizzando materiali di recupero: le zampe del velivolo sono prese dal legno di alcune finestre, la struttura metallica è realizzata con l’alluminio di una vecchia antenna tv e il vano per l’elettronica e i sensori è appunto un contenitore cilindrico per cd. Al Roma Drone Expo&Show per tutto questo hanno deciso di premiarlo.
«La manifestazione è bellissima, è la prima in Italia sui droni – ha detto, vincendo tutta la sua riservatezza – serve anche a fare chiarezza sull’argomento». All’Istituto Tecnico Industriale Volta sono molto soddisfatti del lavoro di Giacomo, mentre i compagni di scuola sono sorpresi dal clamore che gli ruota attorno. «E’ un progetto che ho portato avanti da solo, ma le competenze che mi ha dato la scuola sono state fondamentali». Giacomo ha scelto la specializzazione in informatica «questo mi ha avvantaggiato dal punto di vista delle conoscenze per la gestione del software del drone». E’ già uno startupper? «Mi piacerebbe una startup tutta mia, magari dopo la laurea. Vorrei iscrivermi ad ingegneria e, da grande, mi piacerebbe trovare un posto di lavoro in cui io possa inventare e costruire delle cose nuove e non stare dietro ad una scrivania».
Nel frattempo, i progetti di Giacomo non si fermano. «Nella prossima estate, vorrei migliorare questo quadricottero, magari dotandolo di una scheda elettronica più potente per dargli maggiore stabilità e forse anche di una piccola videocamera. E poi, chissà, ne potrei costruire un altro».
L’interesse per i droni di Giacomo è nato su Internet. «Avevo visto alcuni video su YouTube e anche dei blog dedicati ai modelli autocostruiti: così, nell’estate dello scorso anno, ho deciso di realizzarne uno tutto mio – racconta – ho comprato solo ciò che non potevo costruire o reperire, come i quattro motori, le eliche, il radiocomando, la batteria e il circuito Arduino 1 che controlla il volo. Per il resto dei materiali, anche per risparmiare, ho usato un po’ di fantasia».
ROMA DRONE Roma Drone Expo&Show è il primo salone aeronautico sui droni in Italia. Presenti 24 e 25 maggio decine di droni ad ala fissa e rotante, tra cui anche il più grande e sofisticato velivolo teleguidato in servizio nel nostro Paese: l’Aeronautica Militare esporrà infatti un gigantesco mock-up del “Predator” (lunghezza 8 metri, apertura alare 15 metri circa), attualmente in servizio presso il 32° Stormo di Amendola (Foggia) e impiegato in attività di ricognizione e sorveglianza. In occasione del Roma Drone Expo&Show, sarà anche indetta la prima Borsa di studio in Italia sui droni: l’iniziativa è del Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre per l’anno accademico in corso 2013-14.
Nel corso della due giorni è possibile vedere da vicino circa 50 droni di vario tipo, sia ad ala fissa che ad ala rotante. Ci sono i mini e micro-UAV di Finmeccanica – Selex ES, proposti per impieghi di monitoraggio, sorveglianza e sicurezza.
Il drone dirigibile Nimbus EOS Xi, realizzato dalla società Nimbus e ideale per i voli su aree popolate.
E poi il quadricottero Anteos, prodotto dalla società Aermatica, che ha appena ricevuto l’autorizzazione dall’Enac per effettuare operazioni di volo non-critiche. Il drone-elicottero Helicampro per attività nel settore dell’agricoltura di precisione.
Il drone-poliziotto Guardian 2000, ingegnerizzato dalla startup AD Precision Mechanics e in servizio con il Gruppo Securitas Metronotte. E un prototipo di drone con un innovativo motore a biocarburanti, sviluppato dall’Enea.
Oltre all’area espositiva, Roma Drone Expo&Show prevede anche gli stand di una quarantina di enti e aziende. Sarà anche allestita una flight zone, in cui verranno effettuati brevi voli dimostrativi di diversi modelli di droni. Inoltre, in una grande tensostruttura, si svolgeranno una dozzina di workshop, conferenze, tavole rotonde su temi di attualità relativi ai droni, con la presenza dei maggiori esperti italiani in materia. Tra l’altro, si parlerà di assicurazioni, sicurezza del volo, normativa, ricerca scientifica e tecnologica, scuole e formazione, oltre che di nuove applicazioni nei settori della security, del telerilevamento e dell’agricoltura di precisione, come anche della sfida tra drone ed elicottero.
I NUMERI Nei due giorni della manifestazione, le presenze hanno raggiunto le 6 mila persone, tra cui centinaia di operatori ed esperti, italiani e di molti paesi del mondo, ma anche numerosi giovani ed appassionati. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha voluto assegnare una medaglia di rappresentanza a questo primo importante evento nazionale dedicato ai velivoli radiocomandati. La manifestazione, promossa dall’associazione Ifimedia e organizzata da Mediarkè, ha già dato appuntamento al prossimo anno: la seconda edizione si svolgerà sempre a Roma nella primavera del 2015.
Ben 12 i workshop e le conferenze in programma nella due giorni. Si è parlato delle polizze assicurative e della sicurezza del volo dei droni, del loro impiego per le attività di security, nel telerilevamento, nella ricerca scientifica e nell’agricoltura, fino alle attività operative svolte dall’Aeronautica Militare con i “Predator” e gli “Strix C”. Grande partecipazione, in particolare, al question time con l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC): l’ingegner Carmine Cifaldi, direttore Regolazione Navigabilità dell’ENAC, ha partecipato ad un faccia-a-faccia con centinaia di nuovi operatori nel settore dei droni, allo scopo di chiarire le modalità di applicazione del recente Regolamento sugli aeromobili a pilotaggio remoto.