L’alfabetizzazione digitale parte dai libri di carta: così in provincia di Pistoia si è avviata la realizzazione della prima biblioteca digitale scolastica
I ragazzi non hanno abbandonato i libri di carta ma le scuole si stanno attrezzando ad affrontare l’invasione del digitale e all’istituto comprensivo “Salutati Cavalcanti” di Buggiano hanno pensato di dar vita alla biblioteca scolastica per nativi digitali. Se è vero, infatti, secondo quanto riportato in questi giorni dal “Corriere della Sera” che il lettore giovane cioè quello che dovrebbe preferire i supporti elettronici, è colui che assicura all’editoria un trend positivo di vendita, è altrettanto reale il fatto che sono sempre più i ragazzi che leggono e si informano attraverso la Rete. E’ un processo inarrestabile. I libri non tramonteranno mai, ma molti dei nostri ragazzi andranno conquistati attraverso il digitale. Ne sono convinti il dirigente di questa scuola toscana, Vincenzo Peluso e Irene Giacomelli, bibliotecaria della Cooperativa ArtArte, che ha presentato alla scuola un progetto di alfabetizzazione digitale: un percorso che troverà la sua piena realizzazione nella biblioteca digitale che verrà allestita a scuola.
Nessuno pensi che spariranno i libri di carta ma semplicemente verranno incrementati da quelli su supporto elettronico. Un modo per avvicinare i ragazzi alle biblioteche scolastiche che spesso restano luoghi troppo poco frequentati, quando esistono. Il percorso che farà Irene Giacomelli sarà rivolto agli studenti ma anche ai docenti ai quali cercherà di insegnare come trovare strumenti e piattaforme per integrare la didattica tradizionale a quella digitale. Le idee messe in campo dalla bibliotecaria sono tante: dalla riscrittura dei romanzi attraverso la Tweet letteratura alla realizzazione di e-book con il coinvolgimento dei ragazzi e degli insegnanti. Un lavoro che punta ad accrescere le competenze dei professori ma anche a ridare agli studenti la passione per la letteratura. Il segreto di questo progetto lo ha spiegato il dirigente scolastico Vincenzo Peluso ricordando che la sua scuola punta molto sulla cultura digitale e sulla capacità di “interagire con responsabilità con il mondo digitale”.
In Toscana non sono gli unici ad aver compreso l’importanza di questo nuovo approccio. All’istituto comprensivo di Venasca (Cuneo) hanno da tempo pubblicato in Rete alcuni libri utili agli insegnanti ma anche ai bambini: “La rivoluzione è in atto, risulta solo questione di tempo, ma è sicuro che i tablet, i lettori di libri elettronici, cambieranno il nostro modo di leggere i libri. Alla loro nascita le innovazioni tecnologiche possono incontrare resistenze, ma probabilmente tra qualche anno sarà normale leggere i libri in questo modo. Si è pensato quindi di rendere disponibili – spiegano i promotori dell’iniziativa – alcuni testi adatti all’ambiente scolastico”. Basta andare sul sito della scuola, cliccare su “biblioteca digitale” per trovare uno scaffale online. Una prima risposta che potrebbe presto diventare realtà in molte scuole dove scarseggiano i fondi per fare investimenti sull’acquisto di libri. Il digitale può aiutare a risolvere anche questo problema.