Dall’Opening Conference al R.O.M.E. Prize, 6 padiglioni, un fiume di visitatori: ecco 10 momenti dalla quarta edizione della Fiera degli Innovatori
Dall’Opening Conference aperta sulle note di Bob Dylan, fresco di Nobel per la Letteratura, in poi, la Maker Faire Rome 2016 ha regalato tre giorni di invenzioni, incontri, premi e bellezza. Impossibile raccontare tutto quello che è successo dal 14 al 16 ottobre alla Fiera di Roma. Né l’emozione di vedere 25 mila studenti percorrere i corridoi della Fiera. Abbiamo provato a mettere uno accanto all’altro 10 momenti. Prima però i numeri: oltre 110 mila le presenze nei tre giorni della rassegna. Migliaia le persone che hanno affollato e percorso gli stand e visitato le oltre 700 invenzioni presentate dai makers provenienti da più di 65 Paesi diversi. Alla kermesse, quest’anno alla Fiera di Roma, hanno partecipato non solo famiglie, bambini e studenti, ma anche tanti imprenditori e professionisti del settore. «Nell’anno in cui tutti parlano di Industria 4.0 – ha dichiarato Riccardo Luna, curatore della manifestazione – la quarta edizione della Maker Faire Rome ne è stata la rappresentazione più potente: dagli studenti agli artigiani, dai bambini alle imprese si è visto come la cultura dell’innovazione sia l’unico antidoto alla paura del futuro e l’unico strumento per tornare a crescere».
Ogni anno, ha detto Massimo Banzi, l’altro curatore della manifestazione «continuo a stupirmi piacevolmente del fatto che tanta gente aderisca al nostro invito a partecipare alla Maker Faire. Questo vuol dire che il desiderio di innovazione in Italia è di gran lunga superiore a quello che si pensa».
1. Opening Conference – Bob Dylan e Dario Fo
Il benvenuto ai 25 mila studenti (più o meno 1000 classi) che hanno aperto le porte della quarta edizione della Maker Faire Rome, ma anche l’omaggio a due premi Nobel per la letteratura straordinari: Bob Dylan e Dario Fo. Sul palco i curatori della Fiera degli Innovatori, edizione numero 4 Massimo Banzi e Riccardo Luna hanno acceso la corrente.
2. Neil Gershenfeld – Maker Hero
Sì, la sua biografia la conoscono tutti. Scrittore, fisico, direttore del MIT’s Center for Bits and Atoms e tantissime altre cose. Genio sì, e pure gentile. Ecco giovedì sera, alla vigilia della Maker Faire Rome era al FabLab Roma Makers per l’inaugurazione del nuovo spazio, a mangiare pizza e panini e a discutere insieme a tutti, ma proprio a tutti. Venerdì era sul palco della Maker Faire Rome, Opening Conference. Sabato era nella giuria del R.O.M.E. Prize dopo aver discusso con i FabLab italiani di strategie condivise.
3. AgID Gov Jam – I Lego prima di tutto
La jam che non ti aspetti. Alla Maker Faire Rome c’era anche AgID. L’Agenzia per l’Italia Digitale, in collaborazione con il team di Codemotion, ha organizzato la AgID Gov Jam, una maratona di sviluppo per progetti che migliorino il rapporto tra cittadini e PA. Prima di cominciare la jam vera e propria, i team hanno, come dire, sciolto le gambe, con una bella “lezione” sui Lego, o meglio, su Lego Serious Play. Obiettivo? Aiutare a creare un progetto minimo, un prototipo. A vincere la jam i progetti GuidaMI e Almonds&You.
Il team di GuidaMi si pone come obiettivo il miglioramento della comunicazione digitale tra Pubblica Amministrazione e cittadino attraverso un’esperienza virtuale personalizzata. Il cittadino mediante la registrazione su SPID potrà accedere ad un chat bot, programma che simula una conversazione tra robot e essere umano e grazie ad esso verrà indirizzato step by step alla soluzione del problema.
L’applicazione Almonds&You invece è il singolo punto di contatto tra l’utente (privato o PMI), la pubblica amministrazione e tutti gli enti terzi con cui si relaziona. Una volta che l’utente ha effettuato l’accesso, il sistema ricerca ed indicizza tutti i documenti presenti negli account collegati (posta, cloud, device), tenendo traccia dello storico e delle scadenze e offrendo facilitazioni immediate per pagamenti e compilazione di modelli e richieste.
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4. R.O.M.E. Prize – La mano che parla
Si chiamano Francesco Pezzuoli e Dario Corona, vengono dalle Marche e sono i 2 ragazzi che hanno portato a casa il R.O.M.E. Prize (100 mila euro, messi dalla Camera di Commercio di Roma) grazie al loro progetto Talking Hands, guanto capace di tradurre in parole il linguaggio dei segni.
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5. Startup Contest – Lo spazzolino con l’app per le mamme
Una testina composta da tre spazzole rotanti, che con poche passate (10 secondi) promette di liberarti la bocca e i denti dalle carie. E c’è pure l’app a disposizione per controllare quante volte ti lavi e denti e magari condivedere i dati con il tuo dentista. Con questo progetto Aldo Daniele Dominici (dentista) e Niccolò Cerizza hanno sviluppato GlareSmile, hanno convinto la giuria e portato a casa il premio da 75 mila euro dello startup contest.
6. Robo Drum – L’automa venuto da Campobasso
I ragazzi dell’ITIS Marconi di Campobasso hanno colpito ancora. Veri affezionati alla Maker Faire Rome (con tre partecipazioni nel curriculum), sono usciti alla grande dalla Call for School e alla fine hanno portato a casa il primo premio: una stampante 3D, che in una scuola ci sta sempre bene. Il progetto? Il Robo Drum, un robot batterista. Che ci dava giù alla grande nel suo padiglione.
7. Il Wall con i fantasmini al Padiglione 10
Una parete interattiva da Guinness lunga 16 metri. Al Padiglione 10 è stata la felicità dei bambini. Mentre i grandi discutevano nelle aule, loro si divertivano con i fantasmini della parete interattiva. Uno spettacolo.
8. BOB – L’incubatrice stampata in 3D
Non hanno vinto il R.O.M.E. Prize è vero. Sono stati fra i 10 progetti selezionati però. I ragazzi di Open Biomedical Iniziative hanno portato alla Maker Faire Rome il progetto BOB, l’incubatrice neonatale Open Source, stampata in 3D e a basso costo. E’ il progetto che fra i 10 mi ha convinto di più.
9. Area Kids – Che festa bambini
Maker Faire Rome anche quest’anno si è confermata come una grande festa per i bambini. Tutta. Ma proprio tutta. Ma il parco giochi dei più piccoli è stata l’Area Kids. Proviamo a mettere accanto qualche numero: 8000 metri quadrati di superficie, 8 isole didattiche, 4 percorsi divisi per fasce d’età, 4 viaggi attraverso il making, l’elettronica e l’arte digitale dedicati esclusivamente ai ragazzi. E 7 aule dedicate ai workshop. L’intero spazio è stato curato da Codemotion Kids. Ospiti dell’Area Kids, tra gli altri, il FabLab Roma Makers, l’associazione scientifica DiScienza, il museo romano per bambini Explora ed il Museo Nazionale della scienza e tecnologia Leonardo Da Vinci. I numeri: 25 mila ragazzi, in rappresentanza di mille classi di varie scuole italiane, hanno partecipato all’Educational Day di venerdì 14 ottobre e più di 12.500 i partecipanti a tutti i kids lab all’interno del padiglione dedicato agli young makers.
10. Watly – Il computer che funziona col sole
Watly è il primo computer al mondo che, funzionando ad energia solare, purifica l’acqua da qualsiasi fonte di contaminazione, genera energia elettrica e permette di connettersi a Internet. Al Padiglione 5 della Maker Faire c’era anche lui, l’ideatore, Marco Attisani.