Le note delicate de L’aria sulla quarta corda di Johann Sebastian Bach riecheggiano oggi nella testa di milioni di studenti alle prese con la prima prova
Che fosse entrato nel cuore degli italiani lo sapevamo fin troppo bene. Che fosse passato alla storia, anche (nel caso ci fossero dubbi, qui vi proponiamo cinque aneddoti sulla sua formidabile esistenza). Ora Piero Angela entra anche nella Maturità 2023, come i grandi della letteratura o i Nobel del campo accademico e scientifico.
La traccia su Piero Angela alla Maturità
Secondo quanto stanno battendo le agenzie, tra le tracce che i maturandi stanno vagliando in questi stessi istanti figura un brano di Piero Angela tratto dal libro Dieci cose che ho imparato. “In questo nuovo panorama, ci sono cambiamenti che svettano maggiormente rispetto ad altri. Uno è la diminuzione del costo relativo delle materie prime e della manodopera rispetto al “software”, cioè alla conoscenza, alla creatività. Questo sta succedendo anche in certe produzioni tradizionali, come quella di automobili, ma soprattutto per i prodotti della microelettronica, come telefonini, tablet, computer. Si è calcolato che nel costo di un computer ben il 90% sia rappresentato dal software, cioè dalle prestazioni del cervello. Quindi l’elaborazione mentale sta diventando la materia prima più preziosa. Uno studio della Banca mondiale ha recentemente valutato che 1’80% della ricchezza dei paesi più avanzati è “immateriale”, cioè è rappresentata dal sapere. Ed è questo che fa la vera differenza tra le nazioni”.
Prima di scomparire, Piero Angela era riuscito a concludere la registrazione di una serie di pillole per RaiPlay, Prepararsi al futuro, indirizzata proprio agli studenti: un dialogo serrato sulle sfide che attendono le nuove generazioni, con tanti consigli da parte di un “nonno” comune che in vita sua ne ha viste, provate e sperimentate davvero tante.
L’ultimo saluto del divulgatore scientifico
Il libro di Piero Angela Dieci cose che ho imparato confluito tra le tracce della Maturità 2023, edito postumo, spazia dalla politica all’ambiente, fino al cervello. “E dimostra la sorprendente capacità di mio padre di affrontare argomenti diversissimi con una lucidità, una professionalità, una chiarezza, una correttezza d’analisi e un’imparzialità di pensiero grazie alle quali vi porta a conclusioni e soluzioni mai di parte, ma condivise, di buon senso e soprattutto stimolanti per continuare con nuovi ragionamenti”, aveva scritto il figlio, Alberto Angela.
“La cosa che mi ha gradevolmente colpito – concludeva Alberto – di questo suo ultimo volume, elaborato quando già sapeva quale fosse il suo destino, è che ha voluto togliersi il microfono, smettere di fare il giornalista e il divulgatore davanti a una telecamera, per raccontare quanto lui stesso ha imparato nei vari campi.”
Presto un nuovo SuperQuark?
Anche se ai maturandi l’estate sembra ancora lontana, questa per milioni di italiani sarà la prima senza SuperQuark. Ma qualcosa si muove dalle parti di Viale Mazzini. Il figlio Alberto ha infatti svelato di essere al lavoro su un programma per la prima serata di Rai1 che raccoglierà il testimone dalla trasmissione più amata e seguita in ambito scientifico.