Futuro da sfogliare. Gli impegni, il lavoro, la connettività continua e una vita stressante rendono sempre più difficile essere di buonumore. Su StartupItalia un estratto del libro di Gian Maria Bianchi, economista prestato al mondo della psicologia. Focus sulle pratiche quotidiane per ritrovare il sorriso
La vita è generalmente complicata, sempre difficile, talvolta drammatica. Non abbiamo grandi armi a disposizione per contrastare povertà, malattie, violenza e ingiustizia. Le nostre armi le possiamo fabbricare da soli, con le nostre poche forze. Una di queste armi è il buonumore. Il buonumore alleggerisce le nostre vite, le rende tollerabili e induce alla positività. Chi è di buonumore ha il magico potere di influenzare positivamente l’ambiente in cui si trova. Il buonumore è uno stato di leggerezza che ci consente di affrontare la quotidianità con animo lieve; il buonumore colora la nostra vita a tinte tenui e contrasta le tinte fosche; il buonumore apre la porta a una possibile allegria: è un sottofondo di positività che genera ottimismo e buona predisposizione verso gli altri; il buonumore è una musichetta di cui non ricordiamo il titolo, che affiora alla nostra mente inducendoci a fischiettarla spensierati; il buonumore non vuole strafare: non è nemmeno un lontano parente della felicità; è un cugino di secondo grado della gioia, che assomiglia all’allegria.
Ci sono diversi modi per migliorare il proprio umore e mantenerlo stabile. Alcune cose che si possono fare includono: fare esercizio fisico regolare; seguire una dieta equilibrata; dormire un numero di ore sufficiente per svegliarci riposati; fare attività che ci piacciono e che ci fanno sentire bene; limitare l’uso di alcol e di altre sostanze tossiche; imparare tecniche di rilassamento come la meditazione o la respirazione profonda; parlare con amici o familiari – o con un professionista della salute mentale, se si hanno problemi di umore persistenti; mettere in atto le pratiche presentate in questo libro, tra cui la gratitudine, l’apprezzamento, la generosità e ridere più frequentemente possibile.
Buonumore e salute psico fisica
Esiste una crescente quantità di ricerche che supportano il fatto che mettere in pratica la gratitudine e l’apprezzamento per ciò che si ha possono migliorare il benessere fisico e il buon umore. Queste ricerche hanno dimostrato che la gratitudine può aumentare i livelli di felicità, ridurre lo stress e la depressione, migliorare la salute del cuore e del sonno, e aumentare la resilienza. L’apprezzamento, poi, può aumentare la soddisfazione della vita e la resilienza, oltre a ridurre lo stress e migliorare il benessere emotivo.
Uno studio del 2003 pubblicato su “Journal of Personality and Social Psychology” ha rilevato che i partecipanti che praticavano la gratitudine regolarmente avevano livelli più elevati di felicità rispetto a quelli che non lo facevano. Un altro ancora, del 2012, pubblicato su “Psychological Science” ha scoperto che l’espressione della gratitudine ha effetti positivi sul sonno. Infine, una ricerca del 2010 pubblicata su “Clinical Psychology Review”3 ha documentato che la gratitudine è associata alla riduzione dei sintomi di depressione e uno studio del 2008 pubblicato su “Journal of Clinical Psychology” ha rilevato che l’apprezzamento può ridurre lo stress e migliorare le modalità di approccio alle difficoltà della vita.5
Buonumore consapevole
Voltaire diceva: «la decisione più importante che prendo ogni giorno è quella di essere di buon umore». Il buonumore, quindi, non è semplicemente uno stato provocato da cause esterne, ma dipende in maniera determinante dalla nostra volontà: ciò significa che possiamo fare qualche cosa per sostenerlo, sollecitarlo, renderlo uno stato semi-permanente del nostro animo. Se è così, il buonumore può essere allenato in modo che diventi la colonna sonora della nostra vita. Non sarà in grado di eliminare le malattie, la povertà, l’ingiustizia, ma le potrà rendere più tollerabili. E, nel caso di una vita con poca malattia, assenza di povertà e ambiente non ingiusto, il buonumore potrà rivelarsi come un viatico per una vita più bella, più divertente. Il buonumore è uno stato d’animo e come tale è instabile e sfuggente, apparentemente collegato a ciò che ci capita. Se l’esperienza che stiamo vivendo è piacevole, il buonumore si affaccia alla nostra vita; se no, rimane a sonnecchiare nell’ombra, dimenticato e disattivato. Questo libro si propone l’obiettivo di indurre il lettore ad accendere consapevolmente il buonumore (un po’ più di buonumore) all’interno della propria vita, rendendo questo stato d’animo il più presente possibile, con relative positive influenze sulla salute.