Il 25 marzo è il Dantedì, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. In questo guest post Maria Ruggi, la maestra elementare seguitissima sui social, ci spiega perché la Divina Commedia è ancora oggi innovativa tanto da essere entrata a modo suo nel metaverso
Nel giorno del Dantedì vi piacerebbe fare un selfie con il sommo poeta? Ve lo presento. È un uomo unico, universale e luminoso: Dante Alighieri. La sua popolarità continua a brillare, ancora oggi, come la stella più bella nel firmamento della letteratura mondiale.
Perché Dante è il Sommo poeta?
Dante è stato davvero originale. È riuscito a realizzare un’idea coraggiosa e affascinante. Utilizzare la lingua italiana, il vernacolo dei suoi tempi, al posto del latino per esprimere in modo più diretto ed efficace i suoi pensieri e far arrivare il suo messaggio a più persone. Il poeta aveva un fiume di emozioni che gli scorrevano dentro. Un fiume di idee che troverà la sua visione del mondo nella Divina Commedia.
La Divina Commedia piace ai bambini
La Divina Commedia è un’opera straordinaria. Attraverso il filo dell’ironia, del simbolismo, dello stupore Dante compie un viaggio incredibile, diviso in tre tappe, tra scenari mozzafiato e luoghi ricchi di mistero: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Avrà accanto due guide. L’adorato poeta Virgilio e Beatrice, la donna che gli aveva fatto perdere la testa. Nel regno dei morti, dove avviene il viaggio, Dante incontrerà personaggi celebri, creature mostruose, apparizioni terribili e celestiali tra canti angelici. Per molti aspetti l’opera somiglia a un fantasy o a un moderno videogame e cattura per questo la curiosità dei bambini.
Le anime dei peccatori, immerse in uno spazio labirintico, raccontano a Dante le loro storie, le paure, e gli mettono tra le mani la speranza di potersi salvare. Come tanti specchi le loro coscienze riflettono i peccati, gli errori e i desideri di tutti gli uomini della Terra. Dante con fare leggero e spirito ironico semina idee di giustizia, di amore. Germogli filosofici e religiosi.
La Divina Commedia è moderna?
Per comprendere la modernità della Divina Commedia possiamo pensare alla struttura di molte opere digitali del nostro tempo, come i videogiochi o alcune applicazioni web che intrecciano più elementi narrativi in modo creativo. Potremmo paragonarla al sorprendente metaverso di Zuckerberg.
Il regno dell’oltretomba in cui Dante immagina il viaggio può essere paragonato a uno spazio tridimensionale, una realtà virtuale in cui i personaggi danteschi come i moderni avatar compiono imprese, vivono, si lamentano, esplorano luoghi e sentimenti. Il lettore si confronta con un ambiente di vita virtuale che sostituisce o si sovrappone al mondo fisico della vita reale. È come se il nostro poeta fosse stato il precursore di questo universo, nuovo ma anche tanto terrificante. Un visionario illuminato, geniale.
Oggi ritroviamo la descrizione della vita dopo la morte in numerose rappresentazioni del mondo digitale e virtuale, in quelle che conosciamo come altre realtà o mondi paralleli. In questo senso, la Divina Commedia anticipa alcune delle concezioni moderne del digitale come una realtà alternativa, aumentata o una sorta di vita dopo la morte.
Dante, moderno influencer della lingua
Se Dante oggi avesse un profilo social sarebbe seguito da tanti follower. La sua voce avrebbe raggiunto un pubblico globale attraverso le sue celebri frasi. La sua idea di conoscenza universale, mediante l’eco digitale e la forza delle condivisioni, si sarebbe diffusa presso un pubblico ancora più ampio. In una società di tuttologi, dove ciascuno crede di sapere più di quello che sa, Dante avrebbe potuto sfoderare tutte le sue reali conoscenze: astronomia, poesia, matematica, fisica e teologia. In confidenza, dubito che le avrebbe riportate tra le informazioni del suo profilo. Era umile.
Dante ci parla e lo fa con i suoi personaggi a cui affida, attraverso le loro vite, dei messaggi importanti. Provate a immaginare quanti like avrebbe ricevuto il post della storia di Paolo e Francesca? Quanti commenti avrebbe ottenuto il post del suo incontro con Beatrice? La modernità di Dante è presente nella sua capacità misteriosa di farci scoprire mondi meravigliosi con l’immaginazione della parola scritta. È nelle connessioni che riesce a creare tra il passato e un presente senza tempo: il nostro. Dante ci spinge a interrogarci, a essere critici, a riflettere su che cosa voglia dire essere veramente uomini del nostro tempo. Il segreto della sua eternità è racchiuso nel messaggio della bellezza, della salvezza e dell’amore. L’idea che l’amore sia il motore del mondo e la forza universale che potrà aiutarci a sconfiggere ogni male. Nella Divina Commedia ci sono gli uomini di ieri, di oggi e di domani.