Per la nostra rubrica “Italiani dell’altro mondo” l’incredibile storia di Kevin Sigismondi. La sua idea è nata ascoltando la musica con il bluetooth e ha vinto il primo premio al contest ideas4ears. Ora è atteso a Innsbruck, nella sede internazionale di MED-EL a confronto con scienziati e inventori
Ha soli dieci anni e nel curriculum vanta già una brillante invenzione: un apparecchio ecologico per persone sorde o con problemi di udito. Kevin Sigismondi è un bambino bergamasco che, grazie alla sua scoperta, si è aggiudicato il primo posto al contest ideas4ears, un concorso che si rivolge a giovanissimi di tutto il mondo per mettere a punto nuovi strumenti che possano migliorare la vita delle persone affette da ipoacusia, come nel caso di Kevin.
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L’idea di Kevin
La genialità dell’idea di Kevin non solo risiede nel fatto di avere inventato un nuovo sistema ma anche il suo sguardo alla sostenibilità, che è stato riconosciuto e premiato nel concorso promosso da MED-EL, azienda che si occupa a livello globale di soluzioni impiantabili per l’udito. «Ho inventato un vero e proprio impianto cocleare [un dispositivo elettronico che permette alle persone sorde o con ridotte capacità uditive di sentire nuovamente i suoni. NdR] in grado di ricaricarsi grazie al movimento umano. È un’alternativa più ecologica alle solite batterie – ci racconta Kevin – Questa soluzione contribuisce a salvare sia il pianeta che la salute di chi lo porta. Ho pensato di inventare anche una versione per i bambini più piccoli, capace di ricaricarsi mentre giocano o corrono all’aria aperta».
Sostanzialmente, Kevin è riuscito a inventare un meccanismo, simile alla dinamo, che trasforma l’energia fisica in energia elettrica e ricarica l’impianto in modalità wi-fi. «La mia idea è nata in palestra, mentre ascoltavo la musica con il bluetooth – spiega il giovane inventore – Grazie a una bobina che rileva il movimento, l’impianto è in grado di ricaricarsi. Questo aspetto è quello che fa la differenza tra il mio impianto e quelli più classici che funzionano a batteria. Mi piace moltissimo l’idea di poter ricaricare il mio audio processore mentre pratico il mio sport preferito».
Prossima tappa: Innsbruck
Kevin per lo sport ha proprio una passione sfrenata: gioca a calcio, fa palestra, pratica arti marziali e non gli dispiacciono nemmeno le discipline acquatiche. «Da grande vorrei fare il calciatore», ci confessa, ma chissà che oltre a questa sua grande passione non diventi anche un grande inventore. Le prospettive ci sono tutte.
Intanto, il 13 e 14 giugno, Kevin farà tappa a Innsbruck, nella sede internazionale di MED-EL dove lo attendono anche gli altri vincitori del premio assieme a un team di scienziati e inventori. «Non mi aspettavo di vincere e sono molto felice – commenta il piccolo prodigio – É stata la mamma a dirmi che avevo vinto e, anche lei, è stata molto contenta». Anche la mamma di Kevin, Erika, condivide con lui la stessa patologia: l’ipoacusia. Insieme hanno deciso di iniziare un percorso con l’impianto cocleare. Da questa esperienza è nata l’idea del bambino: un’idea apparentemente semplice quanto geniale e capace di guardare alle esigenze del futuro e dell’ambiente.
Il contest ideas4ears
Tra i 216 bambini – tra i 6 e i 12 anni – provenienti da 21 Paesi diversi che hanno partecipato al concorso, c’è un altro italiano, che si è classificato secondo e ha vinto un premio speciale. Si chiama Fabian Serafini, ha solo 6 anni e viene da Bolzano. La sua invenzione è un casco da sci con la protesi ADHEAR incorporata. Fabian ha commentato così la sua invenzione: «Amo sciare e ho imparato a farlo molto bene – ha commentato il piccolo inventore – Purtroppo, però, sono costretto a lasciare ogni volta a casa il mio apparecchio acustico perché non entra sotto il casco e questo mi rende un po’ triste. Quando mi trovo sulle piste è tutto frenetico e, con il solito casco, non sempre riesco a sentire la voce del mio maestro di sci, di mio padre o di mia sorella. Questo mi limita molto e ho sempre il timore di perdere ADHEAR senza accorgermene ma con il casco che ha il processore incorporato riuscirei a sentire benissimo e non dovrei avere più paura di perderlo».
Ideas4ears è un contest che vuole dimostrare come anche chi ha a che fare con una patologia uditiva possa vivere una vita appagante, diventando persino un inventore. L’idea è nata da Geoffrey Ball, ideatore di ideas4ears e giudice del concorso. Ball, sordo sin da bambino, ha inventato un rivoluzionario impianto per l’orecchio medio per curare la propria perdita uditiva: il Vibrant Soundbridge.
«Gli inventori che hanno partecipato al contest saranno anche molto giovani, ma sono perspicaci e lungimiranti, intuiscono il futuro delle tecnologie innovative degli impianti uditivi spesso con largo anticipo – ha affermato lo scienziato – Il mondo visto attraverso gli occhi di un bambino è pieno di ottimismo: i più piccoli colgono la sfida dell’invenzione con una lente senza filtri, offrendo idee guidate dall’intuito che possono trasformarsi in grandi innovazioni. Il nostro futuro è in mani sicure, grazie a questi inventori di idee4ears che riescono a guidarci attraverso grandi idee».