Cento alunni hanno deciso di festeggiare i 160 anni del proprio Liceo con una kermesse spontanea, dal basso, o meglio: autogestita. È la Settimana del Cassini
Meno male che c’è sempre qualcuno pronto a criticarli, i giovani d’oggi: pigri, debosciati, senza interessi, tutto il giorno a consumare pollici e diottrie sugli smartphone… A Sanremo, le nuove leve stanno invece dimostrando di essere pronte a sollevare il mondo, o come ha commentato uno spettatore de “La settimana del Cassini” – kermesse interamente organizzata dagli studenti dell’omonimo liceo per festeggiare più che degnamente i 160 del loro istituto -, “stanno realizzando quello che il ’68 aveva solo ipotizzato”.
Sì, perché sono stati gli studenti del liceo Cassini, riscontrato l’attendismo della scuola e delle istituzioni, a bussare alla porta del sindaco della Città della Canzone, per chiedere un assegno da diecimila euro per una settimana di attività e spettacoli culturali che rendesse partecipe l’intera cittadinanza dei festeggiamenti. I ragazzi, però, non sono andati dal primo cittadino col cappello in mano, bensì con una lista di ospiti già preallertati e pronti a prendere parte alle celebrazioni.
È nata così una manifestazione culturale spontanea, dal basso o, per rimanere col parallelismo del ’68, autogestita dagli alunni – la maggior parte ancora minorenni – che non ha nulla da invidiare al ben più celebre Festival della Mente che si tiene ogni estate all’altro capo della Liguria, a Sarzana.
Cento studenti del liceo di Sanremo che vide passare tra i suoi banchi anche Italo Calvino ed Eugenio Scalfari, capitanati dai rappresentanti di istituto Filippo Rati e Giacomo Persico si sono suddivisi i compiti: chi conduce, chi invita gli ospiti, chi cura regia, scaletta e messa in onda su social e YouTube (su Instagram oltre alla pagina ufficiale, La settimana del Cassini, pure La settimana dei gattini, col dietro le quinte), chi è responsabile della sicurezza e chi si assicura che le norme anti contagio vengano rispettate.
Tra gli ospiti che si avvicenderanno sul palco, Elena Ugolini, sottosegretario al Ministero dell’Istruzione dal 2011 al 2013 del governo Monti, il fotoreporter Stefano Schirato (ha collaborato con testate come The New York Times, CNN, Newsweek Japan, Al-Jazeera, Vanity Fair, Le Figaro, Geo International, Burn Magazine, National Geographic e L’Espresso) e il filologo Fabio Barricalla. Al mattino, invece, laboratori culturali sparsi per la cittadina di Sanremo.