Il premier cinese, Li Qiang, durante il World Economic Forum di Dalian, ha risposto alle accuse di Stati Uniti e UE secondo cui le aziende cinesi beneficiano di sussidi non giustificati e sono pronte a inondare i loro mercati con tecnologie verdi a basso costo. Il discorso del premier arriva mentre Pechino e l’Unione Europea si preparano ai colloqui tecnici che decideranno l’imposizione di tariffe sulle auto elettriche di fabbricazione cinese importate nei 27 Paesi comunitari, e dopo che gli Stati Uniti, a maggio, hanno deciso una serie di aumenti tariffari sui veicoli cinesi elettrici.
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Il premier cinese al World Economic Forum
«La produzione cinese di veicoli elettrici avanzati, batterie agli ioni di litio, prodotti fotovoltaici, ecc.., ha, innanzitutto, soddisfatto la nostra domanda interna, ma ha anche arricchito l’offerta globale – ha affermato il premier Li durante il World Economic Forum – Il continuo emergere di economie di scala può effettivamente diluire i costi di innovazione delle imprese…che è la vera fonte della forte competitività delle nuove industrie cinesi. Dall’inizio di quest’anno, l’economia cinese ha mantenuto una tendenza al rialzo…e si prevede che continuerà a migliorare costantemente nel secondo trimestre. Siamo fiduciosi e in grado di raggiungere l’obiettivo di crescita economica di circa il 5% per l’intero anno».
D’altro canto, la politica commerciale di Bruxelles è andata sempre più allineandosi con quella di Washington, preoccupata che il modello di sviluppo potrebbe vedere il mercato inondato di auto elettriche cinesi a basso costo mentre le aziende di Pechino cercano di aumentare le esportazioni in un contesto di debole domanda interna.