«Sarebbe un disastro, perché rende meno competitive le aziende italiane e disincentiva fortemente qualsiasi azienda mondiale a realizzare soluzioni digitali per i cittadini italiani. Gli introiti dalla manovra sarebbero certamente molto inferiori ai danni». Marco Trombetti, Ceo di Translated e di Pi Campus, ha espresso a StartupItalia il proprio pensiero rispetto alla novità che da giorni sta preoccupando l’ecosistema dell’innovazione italiano. Ci riferiamo alla proposta – presenta in manovra – di allargare la web tax del 3% (sul fatturato, e non sugli utili) a tutte le aziende, startup e PMI comprese.
Web tax: perché la nuova norma favorirerebbe le Big Tech?
Ricordiamo che finora la web tax – o digital services tax – è stata applicata a soggetti imprenditoriali di un certo tipo: devono pagare il 3% società con un fatturato globale superiore a 750 milioni di euro e ricavi derivanti da servizi digitali in Italia da oltre 5,5 milioni di euro. Se la manovra dovesse essere approvata senza emendare la web tax indiscriminata per tutti, il risultato sarebbe problematico. «Tassare le piccole aziende prima che siano profittevoli – spiega Trombetti – sembra la norma perfetta per garantire alle Big Tech che nessuna startup possa mai mettere in discussione il loro monopolio».
L’imprenditore argomenta parlando di cifre: «La soglia era a 750 milioni di fatturato global e 10 in Italia per una buona ragione. Nessuna piccola azienda estera ha le capacità di studiare la normativa italiana se fattura in Italia solo mille euro. Le piccole opererebbero con il buon senso e aspettandosi che l’Italia sia come gli altri Paesi. La conseguenza è che nessuno di loro pagherà la tassa e il governo non avrà modo di agire su milioni soggetti che gli devono 30 euro. L’uniche a pagare saranno le piccole aziende italiane».
Come sottolinea Trombetti la web tax era mirata in origine per le Big Tech, società con spalle abbastanza larghe. «Era pensata per aiutare la concorrenza tassando i grandi che venivano in Italia. Togliere il limite significa tassare sul fatturato anche le piccole aziende spesso già in perdita che, al contrario, dobbiamo incentivare. Insomma una vero disastro o per l’incompetenza oppure perché qualcuno si è venduto alla lobby americana?».