Agili, accessibili, trasparenti, credibili. Sono gli elementi essenziali per intercettare pubblici online più evoluti secondo Giuseppe Virgone, ex AD di PagoPa e oggi alla guida della joint venture tra il gruppo Sella e illimity. I numeri dell’app italiana e i trend dei pagamenti digitali
Nel 2022 la fintech italiana Hype, che si occupa della gestione del denaro tramite app, dal 2021 joint venture tra il gruppo Sella e illimity, ha registrato un incremento del 29% raggiungendo i 2,2 miliardi di euro di transazioni e superando la crescita complessiva dei pagamenti digitali nello stesso periodo in Italia (+18%).
Oggi l’app Hype è utilizzata da 1,7 milioni di clienti e ed è aumentato anche il numero delle transazioni che nel 2022 superano i 77 milioni, con un incremento del 32% rispetto ai 58 milioni registrati nel 2021. Si abbassa, invece, lo scontrino medio dei clienti Hype, che nel 2022 ha toccato quota 27 euro a dimostrazione di come i pagamenti digitali siano utilizzati anche per le microtransazioni quotidiane. Non è un caso che, per gestire e supportare la crescita, gli azionisti della società abbiano scelto lo scorso gennaio un amministratore delegato come Giuseppe Virgone, l’ex amministratore unico di PagoPa. L’abbiamo intervistato per conoscere la strategia futura alla guida di Hype.
Quali sono i punti di forza di Hype che l’hanno portata a risultati così positivi?
Siamo una tech company e come tale la nostra forza è la capacità di ascoltare attraverso un filo diretto la nostra community e di rispondere prontamente alle loro richieste sviluppando quello di cui hanno più bisogno mantenendo i più alti livelli tecnologici e di qualità del servizio. Innovazione, velocità di reazione e capacità di semplificare il modo in cui le persone gestiscono il proprio denaro sono i nostri driver di crescita. Ciò che fino a oggi ci ha permesso di conquistare la fiducia di oltre 1,7 milioni di persone, e che in futuro ci permetterà di ampliare con decisione anche la tipologia dei clienti. Per questo siamo impegnati a tenere Hype sempre un passo avanti al mercato e oltre all’ascolto della base manteniamo costantemente lo sguardo sul futuro partecipando ai tavoli di lavoro delle più interessanti innovazioni di prodotto e normative di domani, come l’euro digitale o il digital wallet.
Quali i nuovi servizi in arrivo?
È una fase di grande fermento. Le idee sono svariate ma per noi la priorità non è portare sul mercato tante cose quanto ciò che più serve veramente. Per questo al fermento di pensiero accompagniamo il rigore dell’analisi dei dati che ci guiderà sui nuovi servizi che, comunque, risponderanno alla nostra missione di aiutare i clienti, di qualsiasi età e tipologia, a gestire meglio i soldi secondo le proprie abitudini. Nel frattempo abbiamo da pochissimo presentato il nuovo programma “Wolf– Hungry for Life”, pensato per una nuova generazione di clienti che ha bisogno, e chiede, conoscenza ed esperienze. A loro offriamo contenuti per stimolare la curiosità e il desiderio di comprensione verso i grandi temi ed eventi che impattano sui mercati finanziari, e l’accesso a offerte e esperienze di valore particolarmente esclusive.
Cosa chiedono oggi i clienti e il mercato?
Le persone oggi hanno profondamente interiorizzato l’abitudine di avere tutto, subito, e in ogni momento. Chiedono questo, e per soddisfare l’imprescindibile esigenza torniamo alla necessità per una tech company di essere veloce offrendo al contempo un servizio semplice e accessibile. Poi chiedono di potersi fidare. Mantenere le promesse è diventato un aspetto più che fondamentale. Oggi l’attitudine al cambiamento dei più giovani, ma in generale direi dei clienti digitalizzati, è impressionante. Per questo noi dobbiamo essere bravi ad ascoltarli, e a mutare alla stessa velocità a cui mutano loro e i loro bisogni. La tecnologia è un’alleata straordinaria per riuscirci.
Da PagoPa a Hype: cosa l’ha convinta di questa società?
Una scelta che, anche se non sembra, è di grande continuità nelle caratteristiche del progetto. PagoPa è nata da zero con l’idea di accorciare la distanza tra Stato e cittadini. Un’esperienza particolarmente sfidante, esattamente come lo è Hype: una giovane realtà con un team preparato e appassionato, che ha anche spalle solide e un know how già importante grazie agli azionisti di riferimento che si distinguono per storia e track record di innovazione nel settore bancario. Ho deciso di affrontare questo incarico con la stessa filosofia con cui ho abbracciato il progetto di PagoPa: accorciare le distanze tra i consumatori e gli strumenti di controllo e gestione dei soldi, agevolando l’accoglienza finanziaria grazie al digitale che permette di creare un legame molto diretto e istantaneo con le persone. L’obiettivo resta sempre lo stesso: semplificare la vita, con l’aggiunta che qui diamo anche una bussola. Ossia diamo strumenti per la comprensione e la scelta.
Futuro del fintech: dove stiamo andando?
Verso un mondo finanziario sempre più data-oriented ma, contrariamente a quello che questa definizione potrebbe far pensare, sarà anche un mondo sempre più inclusivo. Questo è ciò che in ultima analisi vogliamo portare alle persone: la possibilità di decidere con consapevolezza ciò che è meglio per loro.