Sony ha annunciato il licenziamento di quasi 1000 persone nella propria divisione PlayStation. La multinazionale giapponese ha anche deciso di chiudere il London Studio. La notizia si collega alle tante altre che stiamo pubblicando da settimane sul magazine e che raccontano di un trend sui layoff che pare riportarci indietro ai primi mesi del 2023, il cosiddetto anno dell’efficienza (queste le parole di Mark Zuckerberg per giustificare licenziamenti di massa).
Le ragioni di Sony per i licenziamenti
Il settore dei videogiochi in particolare sta vivendo da parecchi mesi un periodo complesso, con software house che hanno licenziato centinaia di sviluppatori. Come ha spiegato il capo di PlayStation Jim Ryan «è emersa chiaramente la necessità di apportare dei cambiamenti per continuare a far crescere il business e a sviluppare l’azienda. Abbiamo dovuto fare un passo indietro, guardare al nostro business in modo olistico e andare avanti concentrandoci sulla sostenibilità a lungo termine dell’azienda e offrendo le migliori esperienze possibili alla nostra comunità».
I team di sviluppo che saranno coinvolti in questo round di licenziamenti in Sony sono quelli di Insomniac Games, Naughty Dog, Guerrilla e Firesprite. La stessa multinazionale ha di recente corretto le previsioni sulle vendite delle console PlayStation 5: 21 milioni invece dei 25 milioni attesi nell’anno fiscale.
Come ha fatto notare su X il giornalista di The Verge Tom Warren, pochi giorni fa lo stesso Jim Ryan, a capo di PlayStation, ha fatto visita alla sede londinese di Sony per salutare la squadra di lavoro dal momento che il mese prossimo andrà in pensione. Le stesse persone da lui incontrate sono state licenziate in blocco nelle scorse ore.
Sony, ovviamente, non è l’unica a licenziare. Su StartupItalia vi abbiamo raccontato di quanto accaduto in Microsoft, dove la divisione Xbox ha comunicato il piano per il licenziamento di 1900 dipendenti. Nell’ecosistema gaming sono davvero molte le società che hanno deciso di tagliare gli organici per ridurre i costi: ci sono Cloud Imperium Games, così come Sega (61 persone licenziate) e Black Forest Games.