Condannato a 25 anni di carcere l’ex amministratore delegato di FTX, Sam Bankman-Fried con l’accusa di aver rubato 8 miliardi di dollari ai suoi clienti. La pena massima che rischiava era di 110 anni, l’accusa ne aveva chiesti fino a 50. Il giudice di New York, Lewis Kaplan, lo ha dichiarato colpevole di frode, associazione a delinquere per commettere frode e associazione a delinquere per riciclaggio.
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I reati commessi da Sam Bankman-Fried
Bankman-Fried gestiva i fondi della sua piattaforma FTX, creata con un socio nel 2019 per lo scambio di criptovalute. L’imprenditore statunitense già a novembre era stato giudicato colpevole, ma non si sapeva quanto sarebbe durata la pena detentiva. L’accusa aveva chiesto tra i 40 e i 50 anni di carcere, mentre i suoi avvocati – che nel frattempo hanno già annunciato ricorso – ne avevano chiesti 6 anni e mezzo, visto che Bankman-Fried era incensurato e che si tratta di un crimine non violento. Una motivazione che i giudici non hanno accolto. Lewis Kaplan ha stabilito che la perdita totale della frode subita da FTX ha superato i 550 milioni di dollari. Oltre alla pena detentiva, il giudice ha ordinato anche la confisca di 11,2 miliardi di dollari, dichiarando al contempo che non ci sarà alcuna restituzione perché sarebbe “impraticabile” in un caso con così tante vittime. Poco prima di annunciare la condanna il giudice ha dichiarato che «esiste il rischio che quest’uomo sarà nella posizione di fare qualcosa di molto brutto in futuro, e non è un rischio banale». Per contro, Bankman-Fried ha riconosciuto i suoi errori e si è detto dispiaciuto per quello che è successo ai clienti, ma «non ha mai avuto una parola di rimorso per aver commesso crimini terribili», ha spiegato il giudice, sottolineando che il fondatore di FTX «voleva essere una persona estremamente politicamente influente in questo paese», e che questo ha spinto i suoi crimini finanziari. Kaplan ha detto che Sam Bankman-Fried «è estremamente intelligente. E soffre di autismo», aggiungendo che «è capace di enormi risultati» ma ha «un modo di interagire con le persone che è insolito e talvolta scoraggiante».