Le imprese interessate a partecipare all’IPCEI, Importanti Progetti di Interesse Comune Europeo, avranno tempo fino al 28 febbraio 2022 per candidarsi
Il ministero dello Sviluppo Economico, tramite avviso pubblico, ha invitato il comparto life science a manifestare interesse per Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (IPCEI) nell’ambito delle catene strategiche del valore nel settore della salute.
Le imprese interessate a partecipare all’IPCEI potranno inviare la propria manifestazione di interesse entro il 28 febbraio 2022, proponendo un progetto d’investimento in Italia che, oltre ad attività di ricerca e sviluppo, preveda anche una fase sperimentale di sviluppo industriale.
I progetti selezionati potranno essere finanziati in deroga alla normativa europea sugli aiuti di Stato, ma eventualmente anche con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), se le attività connesse saranno conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea.
Il contesto
Come si legge sul sito del MISE, “il Fondo IPCEI è lo strumento agevolativo che supporta le attività svolte dai soggetti italiani coinvolti nella realizzazione degli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo”.
E ancora, “gli IPCEI riuniscono conoscenze, competenze, risorse finanziarie e attori economici di tutta l’Unione europea per raggiungere obiettivi di innovazione radicale e di grande rilevanza tecnologica e produttiva, con uno sforzo condiviso del settore privato e del settore pubblico degli Stati membri per dispiegare interventi di comune interesse nell’ambito delle catene del valore strategiche per l’industria europea”.
Nell’ambito delle iniziative di politica industriale, il MISE – in raccordo con gli altri Stati membri e la Commissione Europea – è impegnato nella costruzione di Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo anche nel settore della salute.
L’attenzione è rivolta soprattutto a farmaci, vaccini, terapie e dispositivi medici per prevenire e contrastare crisi sanitarie come la pandemia da Covid-19 o malattie che necessitano di nuove cure e per le quali è necessario rafforzare il sistema sanitario investendo in biotecnologie, nanotecnologie, ma anche nella digitalizzazione dei processi produttivi e nello sviluppo di piattaforme che favoriscono terapie digitali.
Lo strumento dell’IPCEI consente agli Stati membri di sostenere, in deroga alla normativa sugli aiuti di Stato, progetti altamente innovativi, in grado di ovviare a fallimenti sistemici o del mercato che non potrebbero essere superati senza aiuti di Stato, o a rispondere a sfide sociali che non potrebbero essere affrontate in altro modo.
La salute come priorità strategica
L’IPCEI sulla salute, in particolare, mira ad assicurare all’Italia e all’Unione Europea la creazione di competenze, capacità industriali e tecnologiche tali da rafforzare la propria autonomia strategica di ricerca e produzione nonché la competitività nel panorama internazionale.
Il tema della salute, si legge in una nota, costituisce uno dei pilastri della strategia di sviluppo industriale portata avanti dal MISE, che ha messo in campo nuove risorse e strumenti, come la Fondazione Enea Tech e Biomedical, per sostenere gli investimenti in ricerca e trasferimento tecnologico nel nostro Paese, ma ha anche promosso la necessità di realizzare un piano d’azione comune europeo per rafforzare l’autonomia strategica in un settore di primaria importanza, come ha reso evidente anche la pandemia.
“L’industria farmaceutica italiana si candida ad essere punto di riferimento a livello europeo. Dall’inizio del mio mandato ho puntato moltissimo sull’eccellenza delle nostre industrie farmaceutiche. Sono fiducioso che gli sforzi e l’impegno di tutti mostreranno presto i loro frutti”, ha commentato Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico.
“Vogliamo realizzare un progetto comune di interesse Ue nell’ambito del settore della salute – prosegue il ministro – perché l’emergenza Covid ci ha fatto capire quanto sia prioritario lanciare un piano straordinario di sostegno agli investimenti, in cui le imprese italiane potranno svolgere un ruolo di prima fila grazie alle loro capacità e competenze”.
“L’IPCEI sulla salute – conclude Giorgetti – è un primo concreto passo in avanti nella definizione di una strategia comune europea in cui l’Italia riveste un ruolo molto importante sia a livello industriale sia in termini di trasferimento tecnologico in un settore di frontiera come quello farmaceutico e medicale”.
I progetti candidabili
Le imprese interessate sono invitate a presentare formale manifestazione di interesse per progetti rispondenti a uno o più dei seguenti obiettivi, a titolo esemplificativo e non esaustivo, precisa il MISE:
- Prevenzione e contrasto alle crisi sanitarie e alla diffusione di malattie altamente prevalenti e/o a carattere emergenziale e che necessitano di nuove cure (cardiovascolari, oncologiche, degenerative, infettive e genetiche) grazie a bio-nanotecnologie avanzate per lo sviluppo di vaccini e adiuvanti innovativi, dispositivi medici, principi attivi e farmaci di natura chimica, biologica e biotecnologica, anche in ottica di reshoring industriale e di rafforzamento dell’autonomia strategica nazionale ed europea;
- Innovazione di prodotto e medicina personalizzata, attraverso progetti atti a sviluppare e produrre dispositivi medici e test diagnostici, farmaci a base di macromolecole biologiche e composti chimici e relativi sistemi di delivery, terapie cellulari per immunoterapia e medicina rigenerativa, finalizzati a rendere possibili nuovi approcci di ricerca, diagnosi e cura (inclusi piattaforme di precision medicine per studi clinici decentralizzati e internazionali), con l’obiettivo di rafforzare il sistema sanitario in Italia e in Europa;
- Innovazione nei processi produttivi attraverso progetti di alta sostenibilità e digitalizzazione (ad esempio, smart manufacturing, Industria 4.0, robotica, drug screening and repurposing) che determinano incremento di capacità produttiva, valore aggiunto e competitività, riduzione dei costi e tempi di R&S e nella produzione con l’obiettivo di rafforzamento dell’autonomia strategica nazionale ed europea;
- Contrasto all’antimicrobico resistenza e allo sviluppo di ceppi batterici resistenti, con progetti di ricerca e produzione finalizzati ad aumentare le opzioni terapeutiche, migliorare l’accesso alla terapia, rafforzare il sistema sanitario in Italia e in Europa;
- Salute Digitale, con sviluppo di piattaforme e di Intelligenza Artificiale per la R&S, digital therapeutics, analisi Real World Data a fini di prevenzione e miglioramento dell’accesso e dei percorsi di cura in Italia e in Europa.