Pixar è l’ultima azienda ad aver annunciato licenziamenti. La società parte del gruppo Disney taglierà il 14% del proprio organico, ovvero poco più di 170 dipendenti. La notizia va collegata al trend dei layoff che prosegue nel 2024, dopo un 2023 drammatico per quanto riguarda la riduzione drastica dei costi adottata da multinazionali e realtà tech.
Perché Pixar licenzia?
Come ha spiegato la società, la strategia di puntare sullo streaming (nella fattispecie Disney+) ha pesato sui bilanci. La scelta di mettere in secondo piano i cinema e focalizzarsi sulle piattaforme era del resto stata presa dalla stessa Disney in piena pandemia: era l’ottobre 2020 quando l’allora Ceo di Disney Bob Chapek dichiarava che l’impegno prioritario della multinazionale sarebbe stato quello di investire sullo streaming, tenendo il cinema come opzione.
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Sono decine le startup e tech company che hanno licenziato negli ultimi mesi. Il caso recente più eclatante ha riguardato Tesla (14mila dipendenti mandati a casa), ma i tagli coinvolgono tutti i comparti, dall’auto a guida autonoma fino a chi impiega l’intelligenza artificiale per scovare talenti.