Fisker ha annunciato di aver presentato istanza di protezione per evitare il fallimento, attivando il cosiddetto Chapter 11 nello Stato USA del Delaware. Come avevamo scritto su StartupItalia, sono mesi che la società quotatasi in Borsa nel 2020 tramite SPAC attraversa un grave periodo di difficoltà finanziarie. Di recente i vertici avevano comunicato che la liquidità disponibile avrebbe garantito le attività per al massimo un altro anno. Fondata nel 2016 in California, è una delle startup che ha partecipato alla transizione delle quattro ruote verso l’elettrico. Un percorso non indolore per molte società.
Cosa è andato storto per Fisker?
A febbraio 2024 Fisker ha annunciato un round di licenziamenti per ridurre l’organico del 15% e nei mesi seguenti ci sono stati ulteriori tagli ai costi per salvare l’azienda. A pesare sulle sorti della società sono i risultati finanziari al di sotto delle aspettative. Tra gli ultimi tentativi per evitare il fallimento e l’attivazione del Chapter 11, l’azienda ha provato a individuare potenziali partner tra i produttori d’auto (su Quattroruote si cita l’ipotesi di Nissan).
Techcrunch riferisce che Fisker avrebbe circa un migliaio di creditori, tra cui Adobe, Salesforce e SAP. Per quanto riguarda i veicoli finora messi in commercio sono state diverse le lamentele da parte dei clienti, che hanno frenato le vendite, suggerendo che le vetture non fossero ancora pronte, soprattutto per quanto riguarda il fronte software. L’attivazione del Chapter 11 consentirà a Fisker di proseguire con le proprie operazioni (in formato ridotto), tra cui ovviamente il pagamento dei fornitori.