Con un giro d’affari di 3.9 miliardi di euro, secondo un’indagine realizzata da Tecnè per Federalberghi in questa Pasquetta fuori porta 10,5 milioni di italiani sono in viaggio. Il 92% ha preferito destinazioni italiane, soltanto l’8% si è recato all’estero, soprattutto nelle grandi capitali europee. Scopriamo assieme i risultati della ricerca.
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Mete preferite per la Pasquetta fuori porta
Secondo l’indagine realizzata da Tecnè per Federalberghi, il 68,5% degli amanti della Pasquetta fuori porta si è spostato con mezzi propri, il 21,9% ha viaggiato in aereo e il 5,3% in treno. Tra le mete preferite dai vacanzieri c’è il Belpaese, scelto dal 92%. Solo l’8% ha scelto l’estero, in particolar modo le più note capitali europee sono le mete prescelte da chi si è spostato oltreconfine (preferite dal 74,4% degli intervistati), seguite dal viaggio in crociera (10,2%) e dalle località marine (6,3%). «Trovandoci di fronte a una Pasqua bassa in questo 2024, senza dubbio possiamo dire che la montagna conserva il suo appeal per gli appassionati di sci e di sport invernali. Una buona opportunità in questo inizio di primavera, prima che si aprano le porte al caldo dell’estate – ha commentato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – Per noi le festività pasquali rappresentano una prova generale in previsione della stagione alta. Con tutte le cautele del caso, possiamo considerare questa discreta performance come un buon viatico per l’estate 2024”. Le mete preferite per i viaggiatori che sono rimasti in Italia sono il mare (32,5%), le località d’arte (28,9%), la montagna (21,8%) e, a seguire, i laghi (3,4%) e le località termali (2,5%).
Pasquetta fuori porta, quanto si spende?
Sempre secondo l’indagine di Technè, le vacanze fuori porta in questa Pasquetta fuori porta durano, in media, 3,6 notti, per una spesa pro capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), di circa 371 euro. Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio, creando un giro di affari di 3,9 miliardi di euro. Questo risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento del costo della vita che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, quasi la metà dei vacanzieri (44,1%) ha deciso di ridurre le spese proprio a causa dei rincari. La gran parte della spesa dei viaggiatori è destinata ai pasti (29,9%) e all’alloggio (23,0%). Il viaggio assorbe il 22,6% del budget, mentre lo shopping incide sul 10,6% dei costi. La vacanza è stata prenotata a ridosso della data di partenza: il 73,7% lo ha fatto al massimo un mese prima. Durante questi giorni, tra le attività principali ci sono le passeggiate (70,9%), le escursioni e le gite (39,6%), la partecipazione a eventi enogastronomici (31,9%) e a eventi tradizionali (27,7%).