Dopo i numeri da capogiro nei ricavi di Nvidia, triplicati di anno in anno, con margini di profitto di oltre il 50%, per l’ultimo trimestre del 2023 l’utile per azioni è visto in crescita del 400% e i ricavi del 240%, attestandosi a 20,6 miliardi di dollari. L’unica nota dolente per il colosso dei chip negli ultimi mesi sono state le restrizioni degli USA verso la Cina, ma nel frattempo Nvidia si è preparata a partire con una produzione di massa di chip ad hoc per Pechino dal secondo trimestre di quest’anno. Il titolo ha più che triplicato la sua capitalizzazione di mercato negli ultimi 12 mesi, fino a superare quota 1,8 trilioni di dollari, ma alcuni analisti invitano alla cautela. Scopriamo perché.
Leggi anche: 100 miliardi di dollari per costruire chip di AI. Il piano di SoftBank per sfidare Nvidia
Cosa pensano alcuni analisti di Nvidia
Secondo Vivek Arya, analista di Bank of America, ci sarebbe la possibilità di un calo sostanziale del valore delle azioni di Nvidia, come riportato da Business Insider. L’analista suggerisce che il titolo del produttore di chip potrebbe subire una variazione dell’11% ma, tuttavia, ritiene che qualsiasi potenziale calo sarebbe temporaneo, determinato da problemi legati all’offerta piuttosto che da cambiamenti nella domanda e nella concorrenza. E si aspetta che la volatilità del titolo si stabilizzi dopo la GPU Tech Conference di Nvidia di metà marzo. Per Joe Terranova, interpellato da CNBC: «Nelle ultime settimane abbiamo creato un fervore speculativo attorno all’AI, ed è arrivato interamente sui titoli dei semiconduttori. Abbiamo creato aspettative quasi impossibili per Nvidia. E per questo ho detto “Se non siete in Nvidia dovete avere un approccio attendista”». Sarath Sethi, interpellato anche lui da CNBC, ha dichiarato: «Il titolo si è mosso in modo parabolico, abbiamo optato per le prese di profitto, ma adesso bisogna attendere di capire come si muoverà il mercato attorno a Nvidia. Gli investitori stanno aspettando queste risposte», mentre Josh Brown sostiene che i rialzi conosciuti sinora non possono continuare.