Lo strumento è gestito da CDP nell’ambito di un patrimonio del tutto autonomo e separato. Si tratta di un fondo straordinario da 40 miliardi di euro del Ministero dell’Economia e delle Finanze previsto dall’art. 27 del Decreto Rilancio
L’Assemblea di Cassa Depositi e Prestiti ha approvato la costituzione del Patrimonio Rilancio, lo strumento straordinario e a carattere temporaneo, alimentato da risorse del Ministero dell’Economia e delle Finanze e gestito da CDP nell’ambito di un patrimonio del tutto autonomo e separato.
La misura è rivolta alle imprese italiane con fatturato superiore a 50 milioni di euro, che potranno rafforzare la propria struttura patrimoniale grazie a un portafoglio di interventi, con limitati impatti sulla governance, quali strumenti ibridi di patrimonializzazione e aumenti di capitale.
Patrimonio Rilancio
Lo scorso 10 marzo era stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto attuativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze(MEF) relativo alle regole di funzionamento del fondo. Il decreto è in vigore dallo scorso 25 marzo. Il Decreto ministeriale ha definito i requisiti di accesso, le condizioni, i criteri e le modalità degli interventi e prevede un approccio a doppio binario per gli investimenti. Il decreto è in vigore dallo scorso 25 marzo.
Patrimonio Rilancio: tre tipologie di operatività
Più nel dettaglio, hanno precisato ieri in serata nella loro nota Cdp e MEF, il Patrimonio Rilancio prevede tre tipologie di operatività.
Fondo Nazionale Supporto Temporaneo (FNST): interventi temporanei in aziende sane che hanno subìto impatti derivanti dall’emergenza Covid-19, coerenti con le misure previste dalla Commissione Europea nel “Quadro Temporaneo per le misure di aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” (c.d. Temporary Framework). Gli strumenti previsti dal FNST sono aumenti di capitale, prestiti obbligazionari convertendi, prestiti obbligazionari subordinati convertibili e prestiti obbligazionari subordinati.
Fondo Nazionale Strategico (FNS): investimenti, sia di carattere diretto che indiretto, con il coinvolgimento di altri investitori di mercato, in imprese caratterizzate da solide prospettive di crescita, al fine di supportarne i piani di sviluppo. Si tratta di operatività a condizioni di mercato, che prevede, in particolare, la sottoscrizione di aumenti di capitale e prestiti obbligazionari convertibili.
Fondo Nazionale Ristrutturazioni Imprese: dedicato agli investimenti a condizioni di mercato in aziende caratterizzate da temporanei squilibri patrimoniali e finanziari e adeguate prospettive di redditività, in co-investimento con altri player di mercato e anche mediante interventi di carattere indiretto con il coinvolgimento di Fondi di turnaround.