Al momento le navi container di Maersk, il colosso danese della logistica marittima, hanno bisogno del 40% di carburante il più per transitare lungo il Mar Rosso attraverso il Golfo di Aden. La situazione lungo le coste dello Yemen non accenna a migliorare, tanto che nelle scorse ore la multinazionale europea che sposta container in tutto il mondo per alimentare commerci e supply chain ha aggiornato i propri clienti con una comunicazione ufficiale.
Maersk: l’effetto degli attacchi Houthi sul commercio
Gli attacchi da parte dei ribelli Houthi (anche tramite droni) contro navi commerciali all’imbocco del Mar Rosso vanno avanti da mesi. Secondo gli esperti la vicenda si lega a quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza, con l’Iran – sostenitore di Hamas – che spinge affinché la fazione nello Yemen colpisca i commerci dei Paesi occidentali alleati di Israele. La questione è tuttavia molto più ampia e riguarda anche il ruolo dell’Arabia Saudita, da anni in lotta contro gli Houthi in uno Stato in guerra civile da almeno un decennio.
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Nel secondo trimestre 2024 Maersk ha rilevato una perdita tra il 15 e il 20% in termini di merci scambiate lungo la rotta che dall’estremo Oriente porta al Mediterraneo. Per via del timore di attacchi nel Mar Rosso l’ingorgo di navi formatosi provoca ritardi e costi aggiuntivi per le compagnie. Tutto questo sta avendo effetti non soltanto sulle tempistiche negli arrivi dei container, ma anche sui costi.
Quanto costa trasportare un container in Europa?
La situazione va comunque contestualizzata e paragonata alla crisi avvenuta nel corso della pandemia. Come fa notare il New York Times, il costo della spedizione di un container dall’Asia a un porto dell’Europa settentrionale ammonta attualmente a 3.550 dollari, in calo rispetto al picco annuale di 5.492 dollari registrato gennaio. Anche quest’ultima è una cifra ben al di sotto degli oltre 14mila dollari per container richiesti durante il periodo del coronavirus.
