La lunga battaglia legale tra Qualcomm e le autorità europee di tutela del mercato ha avuto inizio diverso tempo fa, esattamente nel 2018, quando l’Antitrust UE sanzionò il produttore di chip statunitense con una multa di 997 milioni di euro. Adesso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che le autorità di regolamentazione europee dovranno pagare 785.857,54 euro (851.634 dollari) di spese legali per Qualcomm, che ammontano a meno del 10% dei 12 milioni di euro chiesti dal produttore di chip statunitense dopo aver vinto il ricorso contro la multa antitrust.
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Il risarcimento a Qualcomm
La Commissione europea si era detta disponibile a versare una somma di 405.315 euro, contestando i 12 milioni di euro richiesti da Qualcomm. Ora ne dovrà versare comunque il doppio di quanto aveva messo in conto. I giudici hanno affermato in merito all’ingente importo richiesto dal produttore dei chip che «La richiesta del ricorrente è insufficientemente motivata e manifestamente eccessiva sia per quanto riguarda gli importi richiesti sia per quanto riguarda il numero di ore e le relative tariffe orarie», fissando un risarcimento di 754.190 euro per le spese sostenute per lo studio legale Quinn Emanuel e in 31.667,54 euro per la consulenza economica di Compass Lexecon.
La battaglia legale tra Qualcomm e l’UE
Sei anni fa la Commissione Europea sanzionò il produttore di chip statunitense con una multa da 997 milioni di euro sostenendo che Qualcomm avesse pagato miliardi di dollari ad Apple dal 2011 al 2016 per utilizzare solo i suoi chip in tutti i suoi iPhone e iPad. Il fine, a detta della Commissione UE, sarebbe stato quello di mettere un freno a rivali come Intel Corp.