Le persone vulnerabili, ovvero coloro che hanno più di 75 anni o si trovano in condizioni economiche svantaggiate o in gravi condizioni di salute, grazie a un emendamento al ddl Concorrenza, a partire da gennaio 2025 potranno passare dal mercato libero (ad oggi il più caro) a quello a tutele graduali. Questo implicherà la possibilità, per loro, di avere accesso a sconti sulla bolletta della luce, che Arera (l’Autorità di regolazione per Energia reti e ambiente) stima in 113 euro all’anno. C’è tempo fino al 30 giugno 2025 per chiedere il cambio.
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Bolletta della luce, chi può richiedere lo sconto?
A richiedere lo sconto possono essere i clienti vulnerabili: coloro che hanno più di 75 anni e si trovano in condizioni economicamente svantaggiate o in gravi condizioni di salute che richiedono l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche salvavita alimentate da energia elettrica, ma anche coloro che hanno una disabilità ai sensi della legge 104/92 o che si trovano in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi o, infine, che si trovano in un’isola minore non interconnessa.
Le persone che desiderano richiedere il cambio possono farlo entro il 30 giugno 2025, come disciplinato dall’articolo 24 del decreto (Accesso dei clienti domestici vulnerabili al servizio a tutele graduali). È anche previsto che, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, (quindi a gennaio 2025), l’autorità stabilisca le modalità di attuazione. Il servizio a tutele graduali prevede l’applicazione di tariffe a prezzo variabile con condizioni contrattuali fissate da Arera e quote fisse definite sulla base dei risultati delle gare per aggiudicarsi i clienti. Un’opzione che garantisce quindi la continuità della fornitura con un determinato fornitore e specifiche tariffe.
Secondo le stime, il risparmio potenziale potrebbe aggirarsi sui 1,3 miliardi di euro sulle bollette dell’energia elettrica per i vulnerabili (compresi gli over 75), che rappresentano circa 11,5 milioni di utenze del mercato libero”. Nello specifico, sono 3 milioni nel servizio di tutela della vulnerabilità (con prezzi stabiliti da Arera) e 8,5 milioni nel mercato libero.