La lista di software house in sofferenza si allunga. Ma il mercato dei videogiochi è destinato a crescere: nel 2027 le previsioni stimano un giro d’affari da 320 miliardi di dollari
Il 2023 sta finendo per l’industria gaming così come era iniziato per l’ecosistema delle Big Tech: all’insegna dei licenziamenti. L’ultimo aggiornamento in questo senso è arrivato da ByteDance, la società cinese proprietaria di TikTok e che ha annunciato che manderà a casa parte del personale di Nuverse, software house sua controllata. Come si legge su TechCrunch non è noto il numero dei dipendenti licenziati ma sappiamo che fino a pochi anni fa l’azienda dava lavoro a circa 3mila persone. Non si tratta di un caso isolato: a inizio ottobre si contavano circa 6mila addetti mandati a casa da inizio anno da parte di software house di primo livello come Naughty Dog, Ubisoft, EA, Riot Games e Bethesda.
Su Reuters si legge che i piani di ByteDance sul futuro di Nuverse contemplano una ristrutturazione del suo business anche se non ci sono ulteriori dettagli in merito. Come per molti servizi digitali, la pandemia ha significato un’impennata nei consumi e questo ha spinto grandi compagnie e startup ad assumere molte persone per far fronte alla domanda. Il settore dei videogiochi resta ancora in salute: secondo Statista il mercato chiuderà il 2023 con un fatturato da quasi 250 miliardi di dollari e le proiezioni al 2027 riferiscono che crescerà a 320 miliardi.