San Francisco, Tel Aviv, Madrid, Mosca, Santiago del Chile e Rio de Janeiro: e anche Milano, Catania e Pisa. Il nostro viaggio intorno al mondo per conoscere di persona i creatori del futuro
Qualche anno fa Enel ha preso una decisione. Viviamo un momento storico in cui la nostra vita sta subendo una profonda trasformazione, grazie alla tecnologia, e il mondo dell’energia non fa eccezione: Enel ha deciso di andare incontro al futuro, di aprirsi alle novità e di viaggiare per conoscere di persona i protagonisti di questa innovazione trasversale. Così sono nati i nostri Innovation Hub: veri e propri avamposti nei luoghi dove si concentrano le menti più brillanti della nostra generazione, e dove Enel può sperimentare (non da sola) quanto ci aspetta nel nostro futuro prossimo.
Un approccio open
Viaggiando per il mondo per scoprire l’innovazione si impara presto una cosa: per crescere rapidamente, per imparare da chi sperimenta la frontiera dello stato dell’arte, bisogna instaurare un rapporto di fiducia e di condivisione che è indispensabile per scambiarsi fruttuosamente informazioni e tecnologie. C’è un principio che da sempre contraddistingue gli Innovation Hub: l’open innovation è un concetto che si respira ogni giorno nei nostri spazi, non esiste alcuna preclusione per accogliere altre aziende che vogliano fare con noi un pezzo di strada.
Facciamo un esempio pratico. A Tel Aviv, Israele, ci sono moltissime startup attive nel campo delle smart city e della smart mobility: le conosciamo una per una, perché proprio lì sul mare abbiamo aperto uno dei nostri Hub. E con loro organizziamo una serie di bootcamp, degli eventi verticali in cui possono presentarsi ai potenziali investitori: a questi bootcamp possono partecipare anche le aziende che si rivolgono a noi per approfittare della nostra conoscenza del territorio, e dello scouting che abbiamo già portato a termine. Proprio su questi temi a Tel Aviv e a San Francisco, ad esempio, lo abbiamo fatto con A2A e Ferrovie dello Stato.
Il risultato più interessante di questo approccio è che possiamo trovare dei compagni di viaggio: se un’altra azienda italiana o straniera vuole venire a trovarci in uno dei nostri Innovation Hub, organizziamo con lei un programma specifico per sfruttare al meglio la visita. Lì scatta la scintilla: parte un progetto con una startup che permette di sperimentare sul campo una tecnologia innovativa e valutare il risultato in un contesto reale. Dopo 6 mesi valuteremo assieme i progressi, e capiremo se l’approccio scelto è quello giusto: in questo modo, con uno sforzo condiviso, si riesce a fare più strada tutti insieme. Si moltiplicano i punti di vista, si moltiplicano le opportunità per tutti.
Oltre la concorrenza
Quello che facciamo, ogni giorno, nei nostri Innovation Hub è cercare di determinare una crescita di tutto l’ecosistema: cresciamo noi, che conosciamo nuove startup e nuove tecnologie; crescono le startup, che hanno la possibilità di creare progetti che permettono loro di fatturare e sviluppare ulteriormente il prodotto; e infine crescono i nostri partner, che possono approfittare della nostra conoscenza dell’ecosistema per saltare i passaggi e mirare diretti alle tecnologie più promettenti.
Non bisogna farsi spaventare dalla concorrenza: ci sono dei casi in cui riuscire a ottenere una tecnologia in anticipo rispetto a tutto il resto dell’industria può essere un vantaggio, ma ci sono anche moltissimi campi in cui invece l’unione fa la forza.
Quello che facciamo, tutti i giorni, nei nostri Innovation Hub è mettere al servizio di altre aziende italiane e straniere la nostra rete di competenze e conoscenze nel settore delle startup: lo facciamo per la tecnologia 5G, per l’IoT, per le smart city, per le auto elettriche e per tantissime altre tecnologie emergenti o che in questi anni si sono affermate come cardine del nostro presente e futuro. Lo facciamo con un preciso obiettivo: crediamo che più tecnologie e più teste mettiamo insieme, più riusciamo a fare squadra, più tutti potremo crescere in una prospettiva sostenibile e concreta.