La software house giapponese Capcom ha annunciato l’aumento dello stipendio base del 30% per i propri dipendenti neolaureati appena assunti: a fine mese non riceveranno più 235mila ma 300mila yen, vale a dire un incremento da 1645 a 2100 euro. La novità entrerà in vigore dall’anno fiscale 2025. La notizia è stata ripresa da buona parte della stampa di settore: per quanto rappresenti una notizia di carattere interno alla corporate, l’aumento dello stipendio per i dipendenti Capcom sembra andare in controtendenza rispetto a quanto sta succedendo nel panorama videoludico.
Quanti licenziamenti nel settore videogiochi?
Come si legge Eurogamer nel 2023, soltanto nel comparto gaming, 10.500 persone hanno perso il lavoro e in poco più di due mesi il 2024 ha già registrato quasi 8mila licenziamenti. L’ultima software house in ordine di tempo a mandare a casa parte del personale è stata Blowfish Studios (che ha tagliato il ridotto il personale di 30 unità).
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Nel 2024 Capcom ha comunque intenzione di aumentare gli stipendi in media del 5% per i propri dipendenti e sviluppatori. Come ha spiegato la società l’obiettivo è puntare sul capitale umano. Su Everyeye si legge che nel 2022 Capcom aveva approvato un altro incremento sugli stipendi del 30%. Inoltre quest’anno riceveranno un premio in busta paga una tantum.
Non si tratta ovviamente dell’unica software house che ha deciso di investire sul personale in questa maniera, cercando di trattenere i profili più competenti. Nel 2023 Nintendo ha annunciato l’aumento degli stipendi del 10% per gli occupati in Giappone mentre Sega li ha aumentati del 30%.