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La società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale e una app a supporto dei non udenti: wellbeing a beneficio dell’inclusività a lavoro, in un click
Ci sono tanti piccoli passi che possono essere fatti nella promozione del benessere lavorativo. Alcuni passano certamente dal work life balance e dalla cura alla mental health sul luogo di lavoro. E da una costante attenzione al welfare aziendale, naturalmente. Ma in Terna c’è anche la volontà, accanto alla valorizzazione di hard e soft skills, di promuovere azioni di wellbeing che tengano conto e supportino concretamente la diversità e mirino all’inclusività.
Diversità e inclusività: Terna incontra Pedius
In questa ottica è nata la collaborazione tra la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica italiana, Terna, e Pedius, start up che ha sviluppato un’applicazione mobile che consente alle persone non udenti di effettuare normali telefonate verso numeri di rete fissa e cellulari. Dall’incontro tra i due, ne è nato qualcosa di più grande: il tutto maggiore della somma delle parti. “Terna ha una collaborazione attiva con l’ecosistema delle start up e con tutte le PMI innovative che propongono soluzioni tecnologiche d’avanguardia. Alla collaborazione con queste realtà ci piace dare un nostro valore aggiunto, con spunti e customizzazioni” spiega Marco Pietrucci, Head of Innovation di Terna. “Abbiamo fatto così anche con Pedius, ci sembrava il momento giusto per dialogare e costruire una collaborazione in questo ambito, soprattutto per soddisfare le diverse esigenze emerse dal lavoro da remoto post pandemia”, prosegue Pietrucci. L’innovazione, del resto, è un driver strategico delle attività di Terna: la società guidata dall’AD Stefano Donnarumma, ha previsto infatti 1,2 miliardi di euro di investimenti, sui complessivi 10 miliardi del Piano Industriale 2021-2025 ‘Driving Energy’, dedicati a innovazione e digitalizzazione.
Ripensare alle dinamiche lavorative, in epoca post pandemica
L’era pandemica ha certamente ridefinito le modalità di fruizione dell’ufficio, come anche le modalità di relazione con i colleghi. Ed è stato di fondamentale importanza riscrivere ogni singolo processo: il lavoro da remoto, l’utilizzo degli spazi di lavoro, i costi, l’interazione in presenza e online. “In questo scenario, Pedius ci sembrava offrire una risposta concreta rispetto a determinate necessità – continua Pietrucci -, non solo perché integrava già la funzione che consentiva di sottotitolare le riunioni su Teams, ma anche perché abbiamo intuito un suo enorme potenziale: stare vicino alle persone che in Terna lavorano da remoto, supportando i colleghi maggiormente bisognosi di assistenza hardware e software sui dispositivi personali”. Detto, fatto. “Abbiamo indirizzato Pedius verso la tematica dell’help desk, per consentire alle persone con disturbi uditivi di poter interloquire da remoto con il nostro dipartimento IT e segnalare eventuali anomalie. Quando arriva la chiamata all’help desk si ha già matricola, nome e identificazione della richiesta. Ma c’è di più: abbiamo fatto sì che la nostra intera squadra potesse essere allertata in tempo reale e con ogni mezzo possibile su eventuali emergenze: grazie a Pedius, infatti, sul dispositivo di dotazione aziendale in caso di allarme arriva tempestivamente una notifica attraverso vibrazione o continuità del flash”, conclude Marco Pietrucci.
Ripensare la cultura organizzativa
Insomma, tutto incluso e tutti inclusi. Pedius è nata dall’esperienza di una persona coinvolta in un incidente stradale. Con difficoltà uditive, non era possibile per lui contattare in autonomia i soccorsi: anche da questa esperienza è stata ideata l’applicazione e, trattandosi di un valore aggiunto, è nata poi la collaborazione con Terna. La pandemia, in effetti, ha portato a ripensare ogni aspetto della collaborazione e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Il diktat e la sfida erano dunque di ripensare alla cultura organizzativa e farla evolvere. L’approccio del new ways of working che Terna promuove attraverso il suo percorso di trasformazione culturale NexTerna, ha tenuto conto di quanto, ancora più nel post pandemia, fosse importante coniugare benessere della persona, performance lavorativa e coinvolgimento. Porre maggiore attenzione all’accesso alle tecnologie per persone non udenti o con difficoltà uditive è stato uno dei primi aspetti attenzionati dall’azienda.
Terna e Pedius: attenzione al singolo, qualità per la squadra
Quello tra Terna e Pedius è un dialogo partito nel 2019: identificata l’opportunità e realizzati gli sviluppi, è stata effettuata una prima sperimentazione internamente in azienda. “Daremo continuità a Pedius per un biennio, fino al 2024” – sottolinea ancora Marco Pietrucci – “Allocare un budget su questo tipo di investimento, anche fosse solo per qualche collega in azienda, è per noi un valore aggiunto enorme. Non tanto per la quantità dei colleghi coinvolti dall’utilizzo effettivo di Pedius, quanto per la qualità, il valore generato. Supportare chi ha problemi di udito in una comunicazione più efficace ed efficiente, a cascata implementa e migliora la qualità dell’ambiente di lavoro di tutto l’insieme”. Un cambiamento che raggiunga tutti, insomma. E due anni sembra solo essere lo starting point di una collaborazione più sul lungo termine. “La nostra intenzione è quella di dare potenzialmente seguito al progetto, arricchendolo con nuovi sviluppi di funzionalità. In questa fase testiamo l’adesione e l’utilizzo dell’app, valuteremo poi come Pedius possa supportare i colleghi, con effettivi benefici. Stiamo pensando anche di integrare manuali e video appositamente realizzati per i non udenti. Una collaborazione proficua e in progress, con primi feedback molto positivi” aggiunge Marco Pietrucci.
Terna domani: ancora più cultura e sostenibilità sociale
Nel domani di Terna, intanto, c’è un’attenzione sempre maggiore all’inclusività. L’azienda, infatti, ha un piano di assunzioni molto importante con processi di selezione sempre più inclusivi. Ma non solo: l’app, personalizzata per Terna, è anche accessibile, nelle sue funzionalità standard, ad altre persone come per esempio familiari o amici che oggi o in futuro abbiano necessità di utilizzarla.