L’acceleratore dedicato al food ha presentato alla StationF le startup accelerate a Roma. “Parigi sta diventando un l’hub mondiale dell’innovazione food”, ha spiegato Peter Kruger che sarà con noi a StartupItalia! Open Summit
La location c’era, il pubblico anche e certo non sono mancate le startup. Ha fatto il pieno il Demo Day di Startupbootcamp FoodTech, l’acceleratore romano dedicato al FoodTech e all’AgTech, che quest’anno ha deciso di presentare al pubblico le proprie startup alla StationF di Parigi. Il più grande campus dedicato all’innovazione al mondo, che sotto uno stesso tetto riunisce team innovativi, amministrazione pubblica, vc, aziende e mette a disposizione una serie infinita di servizi, dai laboratori per la stampa 3D ai biliardini per svagarsi.
La location non è stato l’unico motivo per il quale Sbc FoodTech ha deciso di spostare il suo Demo Day da Roma a Parigi. “La ragione è che la capitale francese sta diventando uno, se non il più importante, hub per quanto riguarda l’innovazione in ambito agricolo e alimentare”, ha spiegato dal palco Peter Kruger, ceo e managing director dell’acceleratore romano membro di un network globale presente in 15 città. Kruger sarà protagonista anche al nostro StartupItalia! Open Summit. “I dati parlano chiaro: il settore del FoodTech sta per esplodere, ma fino ad oggi l’innovazione ha toccato solo l’1% della catena del valore, quella relativa al delivery, ma c’é ancora moltissimo spazio e le startup che presentiamo oggi sono solo un assaggio delle opportunità del settore”.
“Dal 2014 ad oggi in Francia sono stati chiusi oltre 300 deal solamente nel settore Food. Questo numero testimonia il fermento che stiamo vivendo”, ha spiegato Kevin Camphuis, direttore di ShakeUpFactory, programma di accelerazione dedicato al food, che ha sede proprio alla StationF e che collabora con Sbc FoodTech. “Qui abbiamo le startup, abbiamo un governo che crede nell’innovazione, abbiamo una profonda cultura del cibo e ci sono le grandi aziende che sono pronte ad investire, a mettere sul piatto 750 milioni di euro nei prossimi anni”.
Le sette startup presenti al Demo Day
Ma quali sono le startup che hanno presentato le proprie proposte davanti ad aziende e investitori accorsi alla StationF? Conosciamole:
Authenticook. E’ una startup indiana che vuole mettere in contatto i viaggiatori con famiglie locali disposte ad ospitare i forestieri a pranzo o cena per fargli vivere l’esperienza della vera cucina locale.
Ecopack. Ogni anno si producono 600 milioni di cannucce di plastica, la maggior parte delle quali finisce in discarica o dispersa nell’ambiente. Questo team russo ha inventato delle cannucce biodegradabili e commestibili che risolvono il problema. Ma la bioplastica trova tante altre applicazioni.
Farm-r. Le aziende agricole hanno bisogno di molte attrezzature, dai trattori alle trebbie. Questa piattaforma permette a chi possiede una macchina di affittarla al vicino. Una sorta di AirBnb dei trattori che porta il settore della meccanizzazione agraria nell’era della sharing economy.
Hotbox Food. Questo team, l’unico italiano, ha inventato un contenitore per il food delivery che mantiene il cibo ad una temperatura di 85 gradi, in modo che la pizza (ma anche burger e cinese) arrivino dal cliente ancora caldi.
Mushroom Cup. Dalla Croazia arriva il caffè arricchito con estratti di funghi che potenziano gli effetti energizzanti della bevanda senza inficiarne il gusto.
Poirot. Il team estone di Poirot vuole introdurre nei bar del circuito Horeca un sistema Iot e cloud che riduce i costi di gestione del magazzino.
Vaartani. Sui social si parla molto di cibo e questo team ha sviluppato un sistema di ascolto basato su AI per scandagliare le conversazioni social e fornire insight alle compagnie.
Danone e Sbc FoodTech annunciano la svolta
Tra il pubblico molta attenzione é stata riservata al discorso di Emmanuel Faber, ceo e chairman di Danone, multinazionale leader nel settore lattiero-caseario (e partner di Sbc FoodTech) che dal palco del Demo Day ha voluto annunciare una svolta. “La food revolution non é una invenzione, é una realtà anche se molte aziende del settore la negano. Il vecchio modello di business é finito, inizia una nuova era per Danone”, ha dichiarato l’ad del gruppo francese che ha poi sottolineato l’importanza di essere diventati una B-Corp.
Anche Peter Kruger ha voluto annunciare una svolta dal palco della StationF. Startupbootcamp FoodTech infatti rimarrà a Roma (rumors nei mesi passati volevano un suo trasloco a Parigi) ma inizierà una più stretta collaborazione con l’hub innovativo parigino che si concretizzerà nei prossimi mesi in uno scambio di idee e risorse tra la capitale francese e quella italiana.
Il Demo Day è stata anche l’occasione per alumni del programma di accelerazione di presentare le proprie idee. Sono salti sul palco Kiwi, che si occupa di food delivery tramite rover, e MyFoody, che prova a combattere il food waste tramite app e stand dedicati negli store della Gdo.
Ma sul palco sono saliti anche altri team, come Oko, che offre assicurazioni a basso costo tramite sms agli agricoltori dei Paesi in via di sviluppo. A1C, startup israeliana che ha affrontato la sfida di ridurre la quantità di zucchero nei cibi. Spoonshot, che tramite AI svela alle aziende i gusti dei consumatori e Aggresively Organic, che porta nelle cucine delle famiglie le coltivazioni idroponiche.