Nella sua newsletter Platformer, tra le più seguite in ambito tech, il giornalista Casey Newton ha spiegato cosa è successo nei giorni scorsi a Meta. Oltre ad avere dato l’addio al fact-checking per sposare la linea di Community Notes sul modello di X, l’ex Gruppo Facebook ha «ucciso il suo programma sulla diversità, l’equità e l’inclusione». L’acronimo che raggruppa questo approccio è DEI e riguarda tutte le politiche aziendali che nel corso degli ultimi anni hanno puntato su obiettivi come la parità di genere, una maggiore diversità tra dipendenti e un’attenzione maggiore nei confronti di tutti gli orientamenti sessuali per far sentire ogni persona accolta e valorizzata.
Perché Meta ha abbandonato il proprio programma sulla DEI?
Come riportato da Platformer, un documento interno di Meta scritto dal reparto delle risorse umane sostiene che «il panorama legale e politico che circonda gli sforzi di diversità, equità e inclusione negli Stati Uniti sta cambiando. La Corte Suprema degli Stati Uniti – si legge – ha recentemente preso decisioni che segnalano un cambiamento nel modo in cui i tribunali si avvicineranno a DEI. Riafferma i principi di lunga data secondo cui la discriminazione non dovrebbe essere tollerata o promossa sulla base di caratteristiche intrinseche. Anche il termine ‘DEI’ è stato messo sotto accusa, in parte perché viene inteso da alcuni come una pratica che suggerisce un trattamento preferenziale di alcuni gruppi rispetto ad altri».
Nel corso del suo recente intervento al The Joe Rogan Experience, il Ceo di Meta Zuckerberg ha parlato di mascolinità e di quanto dal suo punto di vista sarebbe importante che le aziende tenessero conto anche di questa caratteristica al proprio interno. L’allontanamento di alcune Big Tech dal concetto di Diversity, Equity and Inclusion segue una presa di posizione che da anni Elon Musk, Ceo di Tesla, ha assunto in merito.
DEI means people DIE https://t.co/f86ZXam5oz
— Elon Musk (@elonmusk) January 9, 2025
Cosa pensa Musk dei programmi DEI
Musk ha twittato «DEI significa che le persone muoiono», con uno dei suoi giochi di parole e lo ha fatto in occasione dei recenti incendi che stanno devastando Los Angeles. Il miliardario ha sostenuto la tesi secondo cui i vigili del fuoco e in generale le autorità californiane si siano impegnate più a investire fondi per creare un ambiente di lavoro inclusivo rispetto che a pensare alla sicurezza delle persone.
Quali Big Tech stanno mettendo da parte i programmi DEI?
Pochi giorni fa anche Amazon si è unita a questo gruppo di tech company decise a mutare le proprie politiche. Candi Castleberry, vicepresidente di Amazon per le esperienze inclusive e la tecnologia, ha detto che l’azienda ha «concluso programmi e materiali obsoleti». Altre aziende che stanno modificando il proprio approccio al tema sono McDonald’s e Walmart. Un caso che ha fatto discutere nell’estate del 2024 ha riguardato il brand di moto Harley Davidson: l’azienda ha annunciato che non ha più programma legati alla diversità, l’inclusione e l’equità dall’aprile dell’anno scorso.
La questione ruota attorno al dibattito sulla cultura woke, il termine che negli USA indica una sorta di politicamente corretto esasperato, che terrebbe conto secondo i critici dei diritti delle minoranze facendone sentire in colpa altre.