Liceale al classico di Salerno, ha imparato da solo il linguaggio della programmazione. E l’ex direttore operativo di Apple Marco Landi ha deciso di investire nella sua startup
Parla del suo progetto come un fiume in piena, spiegando come in un’estate abbia imparato online i rudimenti della programmazione per poi lanciare il suo sito. A quindici anni, Loris Caputo, iscritto al liceo classico di Salerno si è messo in gioco creando Miutifin, una social network che dà la possibilità di condividere tracce realizzate direttamente sulla piattaforma. «Gli iscritti possono comporre il proprio brano con la tastiera – spiega Loris – ogni tasto riproduce un suono così chiunque può mettersi alla prova e fare musica».
L’incontro con Marco Landi, ex Chief Operating Officer di Apple
La prima versione di Miutifin è stata battezzata sul web lo scorso dicembre, raggiungendo in pochi mesi circa 6mila iscritti con una ventina di tracce musicali pubblicate finora sul sito. «Va molto l’elettronica, ma un domani vorrei dare molto di più agli iscritti, offrendo loro una piccola orchestra con tanti strumenti». La prima svolta della sua precoce esperienza di imprenditore è però arrivata con la telefonata di Marco Landi, ex Chief Operating Officer di Apple e oggi presidente di The Digital Box. «Avevo letto di lui – ricorda Loris – mi aveva colpito perché è una persona che si spende per i giovani e per i loro progetti. Così ho fatto un tentativo per avere il suo contatto e farmi dare una mano». Il telefono squilla, c’è un primo colloquio e Miutifin diventa anche grazie a Landi una Srl.
Certo, è difficile contenere l’entusiasmo quando a 15 anni il tuo lavoro culmina con la fondazione di un’azienda. «Mi piace pensare che un adolescente come me possa fare qualcosa di bello e che l’età non debba essere vista per forza come un limite». Loris, sostenuto dai parenti e dal padre che sarà il responsabile della società, ha dedicato intanto l’estate al lancio della nuova versione di Miutifin, studiando e formandosi per un mese a Siena presso Quest it, azienda parte di The Digital Box. In autunno con il nuovo sito partirà anche il finanziamento tra i 100 e i 150mila euro. «In Italia – commenta Landi – sono convinto ci sia un problema culturale, perché capita che le startup dei giovani vengano come strozzate dal capital venture. È scoraggiante».
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Il prossimo aggiornamento di Miutifin non darà soltanto la possibilità di avere più strumenti musicali a disposizione per gli iscritti. «Non mi dispiacerebbe lanciare qualche giovane artista – confida Loris – e magari fare di questa startup una specie di casa discografica digitale». Con il sito che prende corpo in una società e il primo investimento a sei cifre, questo adolescente campano ha intanto già dalla sua il coraggio dell’intraprendenza.