Festeggiato in piena pandemia come il nuovo modo di intendere il lavoro, lo smart working sembra ormai inviso ai più grandi gruppi economici che stanno lottando per tirare un tratto di penna sulle clausole contrattuali che lo permettevano. Tra i gruppi che si stanno muovendo in tal senso, fa discutere la stretta decisa da Lloyds Bank.
Lloyds Bank usa l’accetta
I componenti senior dello staff che non intendono trascorrere almeno due giorni in ufficio vedranno tagliati i bonus di fine anno. Un provvedimento che, secondo le prime stime, dovrebbe riguardare il 20% dei 60.000 dipendenti di Lloyds Bank.
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Il Wall Street Journal ricorda come tale inversione sia operata da un numero sempre maggiore di dirigenti che guardano con fastidio alla possibilità di lasciare i propri dipendenti a casa. Soltanto negli ultimi giorni JPMorgan Chase ha imposto ai lavoratori il ritorno in ufficio cinque giorni a settimana mentre nel campo delle Big Tech, dalle quali ci si attenderebbe una maggiore apertura mentale all’innovazione, Amazon e Dell hanno già adottato la stessa linea. Elon Musk, presto nel gabinetto presidenziale di Trump come uomo dell’efficienza, ha già imposto ai dipendenti Tesla il rientro in ufficio.
Tra le aziende di segno opposto, invece, Spotify e Microsoft che per il momento lasciano ai lavoratori libertà di scelta.