Il founder, assieme a Valentina Salonia, intende supportare da un lato e regolamentare dall’altro una categoria i cui numeri sono importanti: 350 mila solo in Italia i professionisti dell’influencer marketing, un’industria che vale 280 milioni di euro
Ai blocchi di partenza Assoinfluencer, la prima associazione italiana di categoria, inserita nell’elenco delle Associazioni Professionali del Ministero dello Sviluppo Economico, che ha l’obiettivo di rappresentare e tutelare istanze e interessi di influencer e content creator, un esercito di 350 mila persone solo in Italia, per un valore di mercato di 280 milioni di euro e che nel 2021 ha già fatto sentire la sua voce in Parlamento. Proprio per supportare da un lato e regolamentare dall’altro questa categoria professionale in ascesa, ma ancora poco tutelata sul piano legale, l’associazione è nata da un’idea degli avvocati Jacopo Ierussi e Valentina Salonia.
Obiettivi e aree di interesse
Networking, tutela legale e fiscale, formazione e divulgazione, difesa dei compensi e rappresentanza istituzionale: queste le principali aree di interesse del sindacato che, negli anni, ha già messo a segno alcune vittorie.
“La campagna di tesseramento, sebbene non ancora partita, non rappresenta un punto di arrivo quanto piuttosto un punto di partenza. Abbiamo già in mente, infatti, gli obiettivi futuri più urgenti. Tra i principali: l’introduzione di incentivi e agevolazioni fiscali per quanto riguarda la creator economy e tutte le realtà che operano nel settore, dalle agency alle startup; l’ introduzione di un tariffario per far sì che ci sia una regolamentazione trasparente di quelli che sono i compensi in Italia per influencer e content creator. Così a StartupItalia Jacopo Ierussi – presidente di Assoinfluencer – ha raccontato come si è giunti al progetto, l’impegno e quali i prossimi passi.
“Prevediamo l’introduzione di meccanismi di previdenza complementari per far sì che quello che è il futuro degli influencer dal punto di vista pensionistico sia tutelato, considerata la breve anzianità lavorativa che spesso caratterizza la professione. Inoltre, ci batteremo per lo sviluppo di progettualità nel terzo settore che vedono protagonisti i creator così che possano dimostrare, come hanno fatto anche in pandemia, il valore aggiunto che possono avere per il sociale. Infine, c’è la volontà di fare incontrare domanda e offerta in maniera consapevole tra creator e tessuto imprenditoriale italiano tramite Confcommercio: questo permetterà alle pmi di entrare in contatto con creator che possano aiutare il loro business, specie in un periodo così difficile di transizione economica”.
I dati
Un’industria in rapida crescita quella dell’influencer marketing, che nel mondo vale già 14 miliardi, valore che in soli 5 anni è triplicato. Anche in Italia il mercato si sta evolvendo rapidamente, registrando un +15% nel 2021 rispetto all’anno precedente (elaborazione DeRev Lab). Insomma, un settore ormai maturo: secondo i dati presentati nel report “Brand & Marketer” dell’Osservatorio Nazionale Influencer Marketing (Onim), oltre il 50% delle aziende italiane ha attivato campagne di influencer marketing (IM) nel 2021. E, se ancora una parte di queste non si è spinta oltre l’attivazione di 3 progetti nell’arco dei 12 mesi presi in esame, sempre nello stesso periodo si è vista una crescita del 15% delle imprese che hanno investito in 10 progetti di IM o più (più del 37%). La crescita del settore si accompagna a una sempre maggiore professionalizzazione di questa figura: non a caso, il 53% degli intervistati nella ricerca Onim ha dichiarato l’intenzione di aumentare la voce di budget dedicata all’IM. Sempre di più, infatti, le aziende sono consapevoli del valore portato da influencer e content creator, come dimostra la spesa di 280 milioni di euro sostenuta solo nel 2021 (+12% sul 2020). Influencer e content creator sono di fatto una nuova categoria imprenditoriale, capace di attrarre investimenti.
Il percorso
L’associazione, che ha mosso i primi passi a livello istituzionale nel 2018, si appresta a lanciare la sua campagna associativa. Si tratta del primo sindacato che rappresenta le diverse figure professionali riconoscibili come influencer e content creator – dagli youtuber ai podcaster, dagli streamer agli instagrammer e fino ai cyber atleti. Con la sua nascita, per la prima volta in Italia i creator sono stati rappresentati da un’associazione sindacale, a testimonianza del crescente riconoscimento della loro professionalità e del loro ruolo nel mondo della comunicazione e del marketing. Questo ambito della digital economy non solo non è ancora attenzionato da una legislazione specifica sia sul piano fiscale sia dei compensi, ma spesso vede i suoi attori scontare un quadro giuridico poco chiaro e trasparente, nella cui costruzione l’associazione mira a coinvolgerli.
Prossimi passi
La promozione di una formazione professionale accreditata per i creator, la creazione di un fronte unico a livello internazionale con realtà analoghe, l’allargamento e il rafforzamento della rete associativa e il suo coinvolgimento diretto nelle attività di rappresentanza e di promozione degli interessi della categoria a livello istituzionale: questi i prossimi passi, insieme al lancio della prima campagna associativa aperta, in partenza nel 2023. Tra i partner con cui Assoinfluencer collabora: Confcommercio Professioni, ASI – Associazioni Sportive e Sociali Italiane, il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Coris dell’Università di Roma La Sapienza, TUA Assicurazioni (Gruppo Cattolica), Salonia Associati, Fiscozen. Le collaborazioni di Assoinfluencer si estendono poi a diversi Osservatori, per sviluppare iniziative di divulgazione, ricerca e monitoraggio: dall’ONIM (Osservatorio Nazionale Influencer Marketing) all’OIES (Osservatorio Italiano Esports), all’ObservatoryZed (Osservatorio Generazione Z) fino all’OINP (Osservatorio Italiano No Profit). Assoinfluencer è formalmente inserita dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’elenco delle associazioni professionali, oltre a essere parte della rete nazionale di Confcommercio Professioni.