Nel Parlamento Europeo si discute della possibilità di introdurre nelle scuole un consigliere per la carriera che aiuti gli studenti nel loro futuro
Arriva da Bruxelles la spinta a cambiare il nostro modo di fare scuola creando ponti tra il mondo dell’istruzione e il mondo economico. Nelle prossime settimane sul tavolo del Parlamento Europeo arriverà un importante documento: il rapporto di iniziativa sulla “promozione dell’imprenditorialità giovanile attraverso l’educazione e la formazione”. A quanto pare anche i nostri europarlamentari si sono accorti che una delle questioni fondamentali per i prossimi anni è quella di promuovere imprenditorialità tra i giovani. Un traguardo che può essere raggiunto solo attraverso le scuole e un modo di educare diverso, capace di includere competenze che sappiano essere utili ai nostri ragazzi.
Il tema è già stato al centro della discussione della Commissione cultura del Parlamento Europeo dove sono emerse alcune proposte che faranno discutere non solo in sede Europea ma anche in Italia. Tra i vari temi sul tavolo è emersa la possibilità di introdurre nelle scuole “un consigliere per la carriera ” che aiuti gli studenti alla scelta del proprio futuro professionale. Ad oggi a fare questo lavoro sono gli insegnanti che, tuttavia, spesso non riescono a valutare al meglio le risorse dei ragazzi, a indirizzarli ad una scuola superiore o ad una facoltà. Ne è testimonianza la mortalità scolastica nel primo anno delle scuole secondarie di secondo grado e all’università. Spesso i ragazzi cominciano un corso di studi su suggerimento dei loro docenti e sono costretti a cambiarlo. Il “consigliere per la carriera” potrebbe essere una figura significativa per i ragazzi che si trovano sempre più disorientati di fronte ad una scelta scolastica che avrà delle ripercussioni sulla loro vita professionale e non solo.
“Dobbiamo migliorare le metodologie, l’insegnamento e il principio dell’alternanza scuola-lavoro – ha spiegato Michaela Sojrova, eurodeputata popolare ceca, responsabile del rapporto di iniziativa sulla “promozione dell’imprenditorialità giovanile attraverso l’educazione e la formazione”.
Sojrova ha anche sottolineato l’importanza di “richiamare l’interesse delle imprese” con “imprenditori che si recano nelle scuole per presentare questo sistema di alternanza”.
Silvia Costa, eurodeputata Pd e presidente della commissione cultura, si è detta d’accordo sull’incentivazione della “alternanza scuola-lavoro in tutte le discipline, anche nei licei” e ha ribadito l’importanza di “prestare la giusta attenzione agli strumenti utilizzati negli insegnamenti con alleanze delle conoscenza tra istituti professionali e mondo dell’impresa”. Costa ha anche ricordato l’esigenza di introdurre il concetto di spin-off e stat up nell’educazione secondaria e terziaria.
L’obiettivo è delineato: migliorare le tecniche di insegnamento, introdurre l’alternanza scuola-lavoro e portare gli imprenditori nelle scuole. La sfida è tutta da giocare: in questa partita tutti devono sentirsi protagonisti a partire dagli insegnanti, dalle istituzioni del territorio e soprattutto gli imprenditori che possono essere “bravi maestri”.