In palio ci sono corsi di accelerazione, progetti di open innovation, finanziamenti e incontri con gli investitori
Agrofood Business Innovation Center ha appena lanciato la call per startup specializzate nei settori del food&beverage e dell’agro-industriale. In palio c’è un programma intensivo dedicato a 12 realtà, al termine del quale la metà di queste saranno classificate come “startup ad alto potenziale” e porteranno avanti un progetto di open innovation, oltre ad avere la possibilità di essere elette per significativi investimenti al termine del periodo di accelerazione. In termini economici, i programmi messi a punto da Agrofood BIC prevedono un finanziamento iniziale di 15.000 euro, a seconda dello stadio di maturità delle startup, e ulteriori investimenti da 20.000 euro per le realtà più meritevoli ed in linea con gli obiettivi del progetto.
Requisiti e programma
Al fine di creare un acceleratore di startup innovative nel settore, Agrofood BIC (polo di innovazione nato su iniziativa di Granarolo, Gellify, Camst, Conserve Italia, Cuniola ed Eurovo) selezionerà – tramite un comitato tecnico-scientifico – le migliori startup specializzate in healthy food e special needs; tracciabilità dei prodotti in chiave food safety; packaging sostenibile; food delivery e agricoltura di precisione.
Le 12 migliori prenderanno parte ad un programma intensivo volto allo sviluppo del proprio progetto imprenditoriale, il quale combinerà servizi di accelerazione (in termini di organizzazione, operatività e strategie) con strumenti specifici per la crescita nel mercato del food. Tra le candidature pervenute, il comitato privilegerà le idee più concretamente fattibili e quelle che offriranno più opportunità da sviluppare in termini progettuali.
A selezionare le iniziative ci saranno diverse figure, nominate dal consiglio di amministrazione di Agrofood BIC (composto dai soci), tra direttori e manager delle aziende socie ed alte cariche di Enea, IMA, ASTER, e dell’Università di Bologna, che collaborano al progetto Agrofood Business Innovation Center. Al termine del training intensivo, che durerà alcune settimane, saranno scelte 5 o 6 realtà ad alto potenziale che saranno seguite da un mentor (uno dei soci di BIC) con il quale porteranno avanti un progetto di open innovation, supportato anche da altri attori del network e della filiera. Queste realtà più promettenti, al termine del periodo di accelerazione, potranno anche essere elette per significativi investimenti da parte dei soci o di partner investitori.
“In un comparto fondamentale per il mercato del futuro, aziende della tradizione alimentare italiana diventano i soggetti con cui allearsi e creare delle partnership per fare innovazione sulle principali sfide legate alla filiera “from Farm to Fork”. Agrofood BIC si distingue non solo per l’apertura delle fabbriche delle aziende, ma anche perché permette alle startup dell’ecosistema di accedere al network dei propri clienti e fornitori”, riferisce Michele Giordani, managing partner di Gellify e consigliere di Agrofood BIC.
Il progetto mette a disposizione delle realtà selezionate gli stessi impianti pilota, laboratori, spazi di lavoro e attrezzature non solo di Agrofood BIC, ma di tutto il network di supporto. Tutti gli aggiornamenti saranno pubblicati sul sito www.agrofoodbic.it.