All’I.I.S di Pontecorvo gli studenti hanno creato e imparato a lanciare sul mercato il loro prodotto: una cover multi-utility
Oggi facciamo gli imprenditori. All’I.I.S. di Pontecorvo, gli studenti lo hanno fatto sul serio: hanno vestito i panni del manager, hanno organizzato una vera e propria società, individuato le figure dirigenziali, pensato ad un prodotto da mettere sul mercato creando una cover per cellulare multi-utility.
L’iniziativa
La sperimentazione è nata dall’adesione dell’istituto al progetto sponsorizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione “Impresa in azione”. L’iniziativa è promossa da Junior Achievement, l’associazione no profit internazionale impegnata a trasferire ai giovani le competenze per un futuro di successo nel mondo del lavoro. Una sfida entusiasmante che ha visto all’Itis e liceo di Pontecorvo, decine di studenti impegnati a pensare ad un’azienda con il supporto di due docenti tutor e la valida guida di Giuseppe Pistolesi di Mercedes Italia.
Il gruppo di futuri imprenditori si è dovuto organizzare dal principio: hanno dapprima studiato tutti i passaggi necessari per la costituzione di una società. Definita la compagine hanno fatto i conti con il capitale sociale, la determinazione degli asset aziendali. Si sono divisi i compiti, hanno individuato le figure dei manager.
L’idea degli studenti
I tutor li hanno successivamente seguiti nell’individuazione di un prodotto che potesse essere ben venduto, che avesse uno spazio sul mercato. I ragazzi hanno dato il meglio: hanno fatto una fotografia della loro realtà, osservato i loro usi e abitudini; pensato a cosa è entrato nella vita di uno studente. Immediata l’idea di creare qualcosa che fosse legato al cellulare che ognuno di loro ha in mano 24 ore su 24: ecco la cover multi-utility ovvero con tasche, accessori, forme e colori ma soprattutto uno strumento utile non solo a proteggere il telefonino.
Il legame tra scuola e lavoro
Una volta progettato il prodotto, gli studenti imprenditori, hanno valutato preventivi, si sono confrontati con fornitori, hanno pensato alla vendita. Un vero e proprio sistema d’impresa messo in piedi, per “gioco” o meglio “per studio” ma che ha aiutato i ragazzi a capire come funziona un’attività. Gli studenti hanno così pensato ad ogni minimo dettaglio, hanno imparato a ideare un’impresa, a studiare un business plan, a fare marketing. Una straordinaria opportunità che la scuola ha dato a questi ragazzi per creare un ponte tra i banchi e ciò che c’è fuori dal cancello dell’istituto. In un momento in cui il mercato è in continua evoluzione sono richieste ai ragazzi delle competenze imprenditoriali, delle capacità che fino a qualche anno fa si apprendevano una volta usciti dalla secondaria superiore.
Oggi è la scuola, com’è il caso dell’I.I.S di Pontecorvo a fare da collegamento, ad aiutare i giovani a guardare al futuro, ad intuire quelli che saranno gli spazi dove potersi mettere in gioco. Non basta più saper bene l’italiano e la matematica. Non è più sufficiente nemmeno conoscere le lingue (cosa non sempre assodata in Italia): è urgente e prioritario saper inventare, essere imprenditori di se stessi, conoscere le leggi del mercato. Quello che a Pontecorvo hanno fatto grazie ad un progetto lungimirante.