Il programma DIANA vale 1 miliardo di euro e riunirà il personale della difesa dell’Alleanza con startup, ricercatori scientifici e società tecnologiche per risolvere le sfide critiche della difesa e della sicurezza. L’annuncio del Sottosegretario Giorgio Mulè
La Nato ha ufficialmente selezionato la città di Torino come acceleratore del progetto Diana, il programma dal valore di 1 miliardo di euro lanciato dall’organizzazione per il patto transatlantico con l’obiettivo di coltivare startup e centri di ricerca dedicate a tecnologie innovative nella cybersecurity (e non solo). A darne notizia il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè, a margine di un incontro organizzato dall’Associazione nazionale dei giovani innovatori (Angi) durante l’Innovation Cybersecurity Summit tenutosi a Roma il 28 aprile.
“Nell’ambito del progetto Diana, un’azione coordinata dalla Nato che prevede l’istituzione di alcuni acceleratori d’impresa per le startup, l’Italia ha partecipato insieme a decine di altre candidature in ambito europeo, e Torino è stata scelta per i primi nove acceleratori che saranno creati in ambito Nato”. Ha dichiarato il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè.
Il Programma DIANA
Intelligenza artificiale, biotech, computer quantistico, spazio e cyber saranno al centro del Programma DIANA (Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic) che riunirà il personale della difesa dell’alleanza con startup, ricercatori scientifici e società tecnologiche per risolvere le sfide critiche della difesa e della sicurezza. Il Programma dedicherà tutto il 2022 alla costruzione della propria governance e al proprio apparato burocratico, mentre nel 2023 aprirà le prime gare per finanziare le startup. Come previsto, a Torino la sede sarà posizionata all’interno delle Officine Grandi Riparazioni, diventate da alcuni anni un polo attrattore di rilevanza per il mondo tech e innovazione.
2 centri test: La Spezia e a Capua
“Oltre Torino abbiamo portato a casa anche 2 centri test che serviranno appunto a testare queste startup a La Spezia e a Capua per coprire tecnologie in ambito medico, aeronautico e materiali”. Ha aggiunto il Sottosegretario che, ha fatto anche il punto sui cyber attacchi che colpiscono il nostro Paese: “Quotidianamente riceviamo dai 140 ai 150 mila attacchi cyber, solo nel comparto della Difesa, e di questi ne respingiamo il 99,9% grazie agli strumenti di resilienza presenti all’interno del ministero. Ogni giorno riceviamo poi dai 20 ai 40 attacchi informatici che richiedono l’intervento umano dei tecnici”.
Questa mattina ho incontrato i giovani innovatori all’Innovation cybersecurity summit. Abbiamo parlato di sfide che mai avremmo pensato di dover fronteggiare, di come superarle e delle opportunità di crescita e sviluppo per il paese. pic.twitter.com/8sEmTY8ceI
— Giorgio Mulè (@giorgiomule) April 28, 2022
DIANA inizierà le attività pilota nell’estate del 2023. Una volta pienamente operativo nel 2025, avrà la capacità di interagire con centinaia di innovatori ogni anno attraverso una rete ancora più ampia di siti di accelerazione e centri di test in tutta l’Alleanza. Gli Alleati hanno anche concordato un quadro per un Fondo multinazionale per l’innovazione della Nato. Questo è il primo fondo di capitale di rischio multi-sovrano al mondo, sostiene la Nato. Investirà un miliardo di euro in startup in fase iniziale e altri fondi deep tech in linea con i suoi obiettivi strategici.
Anche Hassan Metwalley, CEO e co-founder di Ermes – Intelligent Web Protection, impresa italiana selezionata da Gartner nella top 100 delle realtà mondiali che sfruttano l’intelligenza artificiale applicata alla cybersecurity, ha sottolineato il carattere strategico della scelta, in una nota: “Una scelta di sicuro non casuale Torino, che è una fucina di talenti grazie all’eccellenza delle sue università a livello europeo soprattutto sui temi di Cybersecurity e Intelligenza Artificiale. Ha un ecosistema di startup tra i più in crescita ed è stata già scelta come polo di ricerca per l’AI. Siamo felici di questo ulteriore riconoscimento e sicuri che questo darà enorme impulso all’innovazione italiana ed europea nel mondo cyber”.