Intel è stata citata in giudizio da alcuni azionisti con l’accusa di aver nascosto i problemi che l’hanno portata al crollo a Wall Strett, al taglio di posti di lavoro e al calo del suo valore di mercato di oltre 32 miliardi di dollari in un solo giorno. La proposta di azione collettiva contro Intel, l’amministratore delegato Patrick Gelsinger e il direttore finanziario David Zinsner, è stata depositata presso il tribunale federale di San Francisco.
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Le ragioni dell’accusa contro Intel
Gli azionisti hanno affermato che le dichiarazioni fuorvianti della società con sede a Santa Clara in merito all’attività e alle sue capacità produttive hanno gonfiato il prezzo delle sue azioni dal 25 gennaio al 1° agosto, data in cui la società ha rivelato di avere problemi sulla produzione di chip. La causa è stata avviata dopo che Intel ha dichiarato giovedì scorso che avrebbe licenziato più del 15% della sua forza lavoro (pari a più di 15.000 posti di lavoro) e di aver sospeso il dividendo a partire dal quarto trimestre.
Il crollo del valore di mercato di Intel
Intel ha registrato una perdita netta di 1,61 miliardi di dollari nel secondo trimestre, mentre il prezzo delle sue azioni è crollato del 26% il 2 agosto, il giorno dopo l’annuncio dei risultati trimestrali. Ieri, mercoledì 7 agosto, le azioni hanno chiuso in ribasso del 3,6% a 18,99 dollari e sono scese del 34,6% dal momento dell’annuncio.