L’arcipelago nipponico è il quinto Paese altamente inquinante al mondo, mentre il governo nicchia, la capitale accelera nella riduzione delle emissioni. La nuova misura dell’esecutivo cittadino si aggiunge al divieto di vendita di auto esclusivamente a benzina entro il 2030: la ricetta giapponese per la carbon neutrality
L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni domestiche di carbonio e la dipendenza dall’elettricità dopo il disastro di Fukushima. Così, in Giappone, a partire dall’aprile del 2025 tutte le case che verranno costruite dovranno, obbligatoriamente, avere installato i pannelli solari. “Oltre all’attuale crisi climatica globale, affrontiamo una crisi energetica globale dovuta al conflitto in Ucraina – ha affermato durante l’assemblea locale a Tokyo Risako Narikiyo, membro del partito regionale di Koike Tomin First no Kai – Pertanto non c’è tempo da perdere”.
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Perché il Giappone punta sull’energia solare
Il Giappone è il quinto Paese che emette più carbonio al mondo. L’arcipelago si è impegnato a raggiungere la neutralità entro il 2050, ma deve oggi affrontare diverse sfide perché ha fatto molto affidamento sul carbone per gli approvvigionamenti energetici in seguito alla chiusura dei suoi reattori nucleari dopo il disastro di Fukushima del 2011. Il governatore di Tokyo, Yuriko Koike, ha affermato che in Giappone soltanto il 4% degli edifici in cui potrebbero essere installati pannelli solari in città li ha già. Un numero decisamente troppo basso in vista di quello switch verso la carbon neutrality così tanto atteso. Pertanto, il governo metropolitano di Tokyo ha dovuto prendere una decisione drastica, puntando a dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 2000.
Gli ingredienti giapponesi per la sostenibilità
Oltre alla recente proposta approvata in assemblea sui pannelli solari obbligatori, la governatrice di Tokyo, Yuriko Koike, aveva annunciato il divieto di vendita di automobili esclusivamente a benzina entro il 2030. Lo scopo è quello di favorire l’aumento delle vetture con motore ibrido. Molto più facile a dirsi che a farsi, i margini di riuscita sono molto incerti ma si tratta di un altro tassello importante all’interno del progetto che il Giappone si è prefissato con l’obiettivo di raggiungere la carbon neutrality. Se ci riuscisse, Tokyo sarebbe la prima città al mondo ad avere eliminato completamente le auto a benzina entro il 2030 e le motociclette con motore a benzina entro il 2035, incrementando le immatricolazioni di veicoli ad idrogeno o a propulsione ibrida.