Expedia ha annunciato che nel 2024 licenzierà 1500 dipendenti. Si tratta di quasi il 9% delle risorse interne. Non è peraltro la prima volta per l’azienda travel tech: nel 2023 la società aveva effettuato due round di licenziamenti, rientrando così in un trend che su StartupItalia abbiamo raccontato e che, usando l’espressione coniata da Mark Zuckerberg, si riassume come anno dell’efficienza. Non sappiamo se ci sarà una replica nel 2024, ma i numeri suggeriscono che è senz’altro in corso un ridimensionamento degli organici.
Licenziamenti: Expedia è in buona compagnia
A gennaio 2024 sono stati oltre 45mila i licenziamenti nelle tech company a livello globale (Google e Microsoft, per citarne alcune). Si tratta della cifra più alta dal maggio dello scorso anno, quando nel pieno dei layoff si erano superate 56mila unità. Al 27 febbraio 2024, i licenziamenti nel settore sono poco più di 17mila. Come riporta GeekWire, Expedia ha toccato il picco di dipendenti nel pre pandemia: nel 2019 dava lavoro a più di 25mila persone, scese a quasi 15mila nel 2021.
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Oltre al brand Expedia, il gruppo controlla anche Orbitz, Hotwire, Trivago e Hotels.com. Ciascuna realtà fa i conti con la propria situazione finanziaria, ma come si legge sul New York Times i licenziamenti in corso non devono suggerire la crisi del settore: basta guardare ai numeri in Borsa di buona parte di queste multinazionali.
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Nel corso della pandemia, che ha generato l’impennata dei consumi digitali, è stata effettuata una campagna di assunzioni di massa nell’ecosistema tecnologico. A distanza di anni le società devono tagliare quei costi. In più c’è il tema dell’AI: quanto l’intelligenza artificiale e il suo impiego nei flussi di lavoro stanno avendo un impatto nelle scelte di mandare a casa le persone?