La Banca Centrale Europea ha annunciato che dal prossimo novembre darà il via a una fase preparatoria, della durata di due anni, necessaria per poi portare all’introduzione dell’euro digitale in tutti i 20 paesi che adottano la moneta unica. Nel 2022 l’istituto di Francoforte aveva avviato una consultazione pubblica in merito all’euro digitale. Come si legge sul sito ufficiale della BCE, si tratta di “una valuta digitale della banca centrale, un equivalente elettronico del contante. Affiancherebbe le banconote e monete, offrendo alle persone più scelta su come pagare”.
Nel mondo esiste già lo yuan digitale in Cina e anche gli USA sono al lavoro sul dollaro digitale. In passato più volte si è frainteso l’euro digitale come un’iniziativa per fare concorrenza alle critpovalute e a Bitcoin. In realtà la differenza è sostanziale: l’euro digitale sarebbe ancorato alla BCE e non è stato pensato come strumento finanziario per investire o speculare. Reuters ha spiegato che il progetto pone l’UE all’avanguardia nel gruppo dei G7. In merito peraltro a Bitcoin la BCE ha sempre espresso perplessità: ricordiamo l’articolo pubblicato sul sito ufficiale alle fine del 2022, in cui gli autori esprimono critiche sulla sostenibilità finanziaria e ambientale della criptovaluta.